"Il CNEL - ha detto - auspica la messa in cantiere di una vera riforma concepita per contrastare le disuguaglianze rispettando il principio costituzionale di equa contribuzione basata sulla capacità economica".
In questo senso, appare prioritario un intervento sul cuneo fiscale, che non sia basato su uno spostamento dalla fiscalità diretta a quella indiretta (aumento aliquote IVA).
Il CNEL ha posto l'accento anche sulla crisi demografica, che indica come il più importante problema strutturale del nostro Paese, mentre si pone l'accento su politiche volte ad incentivare l'innovazione, la sostenibilità, la mobilita'.
"Il DEF - si sottolinea - non prevede risorse che diano fiato a una nuova politica industriale, in un quadro che sia ritenuto dagli operatori stabile e affidabile. Le misure per la crescita sono rinviate al 'decreto crescita' e al decreto 'sblocca cantieri', il sistema di governance è basato su cabine di regia che non prevedono ne' forme di integrazione istituzionale, ne' la partecipazione delle Parti sociali"
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