Contrari, per ragioni diverse, gli indipendentisti scozzesi, i libdem, i partiti nordirlandesi e il gallese Plaid Cymru. Il provvedimento è così indirizzato verso la promulgazione reale (royal assent) dopo un passaggio procedurale alla Camera dei Lord.
In un tweet, Johnson ha scritto che "firmando questo accordo, ottemperiamo al desiderio sovrano del popolo britannico di vivere sotto le proprie leggi, fatte dal proprio Parlamento eletto".
Quattro anni dopo il referendum del 2016 il Regno Unito saluta, dunque, l'Unione Europea e, soprattutto, arriva la parola fine su quello che sarà ricordato come il divorzio più lungo della storia.
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