"Ci sono delle piazze che stanno dicendo che c'è una frattura della coesione sociale" e "a quelle piazze dobbiamo dare una risposta", incalza il numero uno degli Industriali.
"Non si può andare avanti con contrapposizioni. Lo dico anche richiamando l'incontro Governo-Sindacati: l'atteggiamento o si fa questo o scendiamo in piazza non è un atteggiamento che è comprensibile oggi in questo Paese". Il riferimento, più che esplicito, è al dialogo in corso sul blocco dei licenziamenti: i sindacati - che chiedono la proroga fino a marzo (e non fino al 31 gennaio, come invece vorrebbe l'esecutivo) in parallelo, cioè, con la nuova CIG Covid per le prime mensilità del 2021 - hanno già fatto sapere che sono pronti a scendere in piazza qualora non arrivasse l'intesa.
"Io credo - ha aggiunto - che il ceto dirigente di questo Paese deve stare unito, confrontarsi e dare risposte agli italiani. Gli italiani stanno soffrendo molto" perchè "c'è una grande parte degli italiani che è angosciata per il proprio futuro".
Infine, sul MES: "Tutta l'Italia lo chiede, ma non succede nulla", chiosa Bonomi.
Oggi, intanto, confronto tra Governo e Confindustria su manovra economica e Dl Ristori. Bonomi, secondo quanto si apprende, è stato convocato per un incontro, in videocollegamento, con il Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, del Lavoro, Nunzia Catalfo, e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Sul tavolo anche il nodo del blocco dei licenziamenti che, per Confindustria, non può essere prorogato all'infinito.
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