Lo comunica la stessa commissione in un comunicato in cui si sottolinea che si tratta di una procedura standard che offre all'Italia e a tutte le altre parti interessate la possibilità di presentare le loro osservazioni.
"La Commissione sta lavorando a stretto contatto con le autorità italiane sulla questione", si legge nella nota. L'indagine approfondita della Commissione chiarirà all'Italia e alla società, nonché agli acquirenti interessati se il prestito, concesso a dicembre 2019, sia aiuto di Stato e conforme alle regole europee.
La Commissione riferisce di aver ricevuto una serie di denunce secondo le quali il prestito costituirebbe un aiuto di Stato non compatibile con le norme comunitarie.
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