Tav, Torino-Lione: il Cipe approva il progetto definitivo

Tav, Torino-Lione: il Cipe approva il progetto definitivo
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Venerdì 20 Febbraio 2015, 21:42 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 19:29
Via libera del Cipe al progetto definitivo della ferrovia Torino-Lione. L'atto approvato oggi nella seduta presieduta da Matteo Renzi consente all'Italia di presentarsi con tutta la documentazione richiesta al vertice bilaterale con la Francia, martedì prossimo, a Parigi, dove verrà firmato il protocollo addizionale all'accordo siglato dai due governi nel dicembre 2012.



Due giorni dopo Italia e Francia consegneranno a Bruxelles il dossier per chiedere all'Unione Europea il 40% del finanziamento della ferrovia ad alta velocità, per il tratto compreso tra Bussoleno (Torino) e Saint Jean de Maurienne. «Abbiamo tutte le carte in regola per ottenere la quota massima di contributo comunitario - afferma Mario Virano, presidente dell'Osservatorio sulla Torino-Lione e della commissione intergovernativa italo-francese - C'è l'ok del Cipe, lunedì a Parigi sarà costituito il nuovo soggetto promotore e martedì, con la firma dei governi, sarà pronto il dossier di documentazione.



Pochi giorni fa - rivela Virano - ho incontrato la commissaria europea ai Trasporti, Violeta Bulc, ed ho avuto la sensazione che abbiamo buone chances di ottenere il 40%». Il cofinanziamento comunitario riguarderà, nel bilancio 2014-2020, tutte le opere «che possono essere realizzate, in Italia ed in Francia, entro dicembre 2020 - spiega Virano - il valore supera i 3 miliardi di euro: la Ue potrebbe dunque contribuire per 1 miliardo e 250 mila euro».



La tratta italiana della Sezione Transfrontaliera approvata oggi dal Cipe riguarda circa 17 chilometri, tra Bussoleno (Torino) ed il confine di stato dei quali 12,5 in galleria. L'importo totale previsto è di 2,7 miliardi di euro, 1,6 a carico dell'Italia (quota che scenderà a 960 milioni con il contributo comunitario al 40%). Il progetto che ha ricevuto l'ok del Cipe prevede l'opzione dello scavo del tunnel da Chiomonte, sfruttando il cantiere già aperto da oltre tre anni per il tunnel geognostico della Maddalena. In questo caso, i lavori per la maxi-galleria della Tav non partiranno, come previsto nella prima stesura, da Susa, la città che ospiterà la stazione internazionale.



Domani, intanto, Torino ospiterà una nuova manifestazione di protesta contro la Torino-Lione, organizzata dai sindaci della bassa Valle di Susa e dai movimenti di oppositori.
Sotto accusa soprattutto i costi. «Invece che sprecare un mare di denaro pubblico per un'opera inutile e devastante - spiegano i promotori - destiniamo le risorse alle urgenze dell'Italia: la sicurezza nelle scuole, la sanità e l'assistenza, i treni dei pendolari». Al termine del corteo, che partirà nel primo pomeriggio da piazza Statuto, è prevista, in piazza Castello, la firma collettiva dei sindaci di una delibera contro la Tav. Oggi, infine, il comandante dell'Arma dei Carabinieri, generale Tullio Del Sette, ha visitato il cantiere di Chiomonte, incontrando i militari impegnati in Valle di Susa.
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