Complessivamente il gettito ha toccato quota 151,7 miliardi, con un incremento dello 0,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014 (1,3 miliardi in più). Positivo l'andamento delle imposte dirette, con una crescita del 3,6 per cento. Il maggior gettito Irpef (753 milioni in più) dipende essenzialmente dalle ritenute sui redditi dei lavoratori privati (+3,5%) e degli autonomi (+1,7%), mentre il confronto risulta negativo per i dipendenti pubblici solo per motivi tecnici legati ai tempi di attribuzione- sfalsati – del bonus 80 euro. Segno meno per l'Ires pagata dalle società, il cui gettito non è però particolarmente significativo prima dei versamenti di giugno. Una quota dell'aumento dei proventi delle imposte dirette dipende però anche da misure del governo, come l'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie e di quelle sui fondi pensione.
Tra le imposte indirette, il cui gettito è complessivamente in calo rispetto al 2014 in buona parte a causa delle accise, è moderatamente positivo l'andamento dell'Iva (+0,7 per cento) grazie alla componente sugli scambi interni. Questo dato, insieme a quelle delle ritenute Irpef sul lavoro – particolarmente brillanti a maggio - potrebbe far pensare all'effetto di un certo risveglio dell'attività economica. Il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo, quindi sostanzialmente dalla lotta all'evasione, cresce del 3,7 per cento.
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