Alitalia, Hogan: «Ricollocheremo gli esuberi, è una grande opportunità per tutti»

Alitalia, Hogan: «Ricollocheremo gli esuberi, è una grande opportunità per tutti»
di Roberta Amoruso
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Giovedì 11 Settembre 2014, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 15:59
Formalmente il numero uno di Etihad avr in mano le azioni entro la fine dell’anno, ma il suo lavoro gi iniziato. E la sua prima mossa oggi è stata quella di confermare l’impegno a «riassorbire» i dipendenti di Alitalia in esubero, su modello dell’operazione Air Berlin, per esempio.



Aveva preso un appuntamento con i dipendenti di Alitalia per i primi giorni di settembre, il numero uno della compagnia di Abu Dhabi. E lo aveva fatto in una giornata calda di agosto (l’8 agosto) in cui ha messo la firma su un assegno da 560 milioni di euro per mettere le mani sul 49% della compagnia italiana.



Impegno rispettato. Il suo aereo è atterrato oggi a prima mattina, in tempo per il primo incontro in agenda, il faccia a faccia con l’amministratore delegato, Gabriele Del Torchio, con il quale subito dopo ha incontrato un gruppo di dirigenti di Alitalia. Il tempo dei saluti di rito e di un discorso di tre ore per ribadire il progetto di sviluppo per la nuova Alitalia, e tirare le fila sui numeri e sulle prossime tappe del piano esuberi. Poi l’incontro con i sindacati, nel primo pomeriggio, e a seguire il faccia a faccia con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi.



IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE

E dunque sono 400, «ad oggi, i dipendenti di Alitalia che hanno scelto di aderire volontariamente alla mobilità» con un incentivo di 10 mila euro lordi, ha spiegato Del Torchio lasciando l’hotel romano in cui si sono svolti gli incontri. In realtà la scadenza per l’adesione alla mobilità è slittata dal 10 al 19 settembre. Il meccanismo scatterà per i 2.171 dipendenti il 26 settembre (la data prevista inizialmente era il 15 settembre). Ma è già nero su bianco l’impegno a ricollocarne 1.250. E questo vuol dire, che ad dei poco più di 900 dipendenti destinati a uscire, quasi la metà lo faranno volontariamente.



L’incontro con dirigenti e quadri della compagnia, è andato «bene», per Del Torchio. È stato «un primo momento per illustrare i programmi. Oggi li abbiamo presentati ai manager e domani a tutto il personale: credo sia una buona iniziativa. È stato un incontro di trasparenza e credo sia una premessa molto buona per la nuova Alitalia». Già, perchè venerdì 12 e sabato 13 settembre lo stesso Hogan incontrerà i dipendenti del gruppo a Roma. Mentre lunedì 15 settembre toccherà ai lavoratori di Milano.



L’obiettivo è chiaro. «I dipendenti sono la spina dorsale del nostro business e siamo impegnati, con un approccio aperto e trasparente, a fare in modo che siano aggiornati sui piani di Alitalia per il futuro», ha spiegato in una nota il presidente Roberto Colaninno. «Queste sessioni rappresentano il primo passo in questo processo. Dobbiamo iniziare questo processo ora, mentre lavoriamo anche per ottenere l’approvazione delle Autorità alla partnership, in modo da essere pronti per avviare immediatamente il piano di trasformazione di Alitalia. Vogliamo mantenere un dialogo aperto e onesto con i nostri dipendenti per andare avanti insieme nel trasformare la nostra attività».



Soddisfatto anche il segretario generale della Uil Luigi Angeletti. «Hanno compreso benissimo i dolorosi sacrifici chiesti ai lavoratori ma hanno espresso l'intenzione di riassorbirli come fatto in altre compagnie», ha commentato lo stesso Angeletti al termine dell’incontro di Hogan con i sindacati.



MONTEZEMOLO IN POLE IN ATTESA DELL'UE

Intanto a confermare il destino di Luca Cordero di Montezemolo verso la presidenza della nuova compagnia è stato lo stesso Colaninno. «Credo che, se il cda e gli azionisti confermeranno quello che penso, sarà un’ottima opportunità avere un manager della sua esperienza a ricoprire la carica di presidente». Ma è ancora presto per le investiture ufficiali. E anche se un faccia a faccia con Hogan già in queste ore darà di fatto il via libera decisivo al passaggio, i passaggi formali dovranno aspettare.

Il cda di Alitalia avrà senz’altro sul tavolo il dossier a fine ottobre. Ma nulla sarà deciso prima del via libera all’operazione Alitalia-Etihad da parte dell’Antitrust Ue.



Il parere di Bruxelles dovrebbe arrivare «per novembre», ha detto ieri Del Torchio. Ma, «non vedo particolare problemi perchè l'azienda resterà saldamente in mani italiane ed europee». L'Ue dovrà pronunciarsi anche sul ruolo di Poste, ma su questo, ha spiegato il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, che accompagnava Del Torchio nella visita ad Hogan, «a noi non è stato chiesto niente, sono loro che devono chiarire e credo lo stiano facendo».