“Le tentazioni della politica”, da Berlinguer alle escort

“Le tentazioni della politica”, da Berlinguer alle escort
di Antonio De Florio
2 Minuti di Lettura
Sabato 23 Febbraio 2013, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 11:07
ROMA – E’ un istant book sulla corruzione 2.0 in Italia. Non ci sono fruscianti mazzette che finiscono nel bagno del Pio Albergo Trivulzio, come in Mani Pulite. Non c’ , nella trama, un Er batman, che dopo aver lanciato le monetine contro Craxi, a vent’anni di distanza, usa i soldi del suo partito per vacanze da sceicco in Sardegna, ma qualcosa di più sottile e sfuggente: la seduzione di belle ragazze camuffate da interpreti; il potere di gestire appalti e assunzioni; la noia, sì, quella che Moravia riconosceva soltanto a una certa borghesia, che, invece, in questo romanzo, assale il protagonista, un assessore regionale cinquantenne, cresciuto con il mito di Enrico Berlinguer.



Le tentazioni della politica” (Sassoscritto editore, 12,90 euro) di Martino Rizzo, raccontano in 161 pagine la parabola di un politico, passato dalla Fgci al Pci e poi al Pd con un percorso netto, bravissimo nel conquistare le platee con i suoi discorsi, perfettamente integrato nel nuovo corso della politica. L’idea in apparenza vincente della propria diversità, di chi si è formato sugli scritti di Gramsci, Amendola e Ingrao, sul lavoro di sezione, si affievolisce sempre di più con la globalizzazione, il mercato, le aziende della propria regione da difendere e da promuovere; con i compagni che perdono il lavoro nelle imprese in crisi.



E lui che fa? Il vecchio armamentario del Partito gli serve a ben poco. Quella rete di idee e solidarietà di cui si era nutrito è sempre più sfilacciata. E’ profondamente solo. La moglie, manager in carriera con un analogo percorso di compagna, è ormai un’estranea. Ha un amico, un imprenditore, che in qualche modo riesce a sedurlo con la sua ricchezza. Prima gli mette a disposizione una splendida interprete che diventa la sua escort per una missione a Londra. Poi un’altra ancora più bella. L’assessore è in crisi, non riesce a provare altri desideri se non quello di sopravvivere con la sua carriera politica. I dirigenti del suo partito vogliono farlo fuori dai giochi che contano, candidandolo alle Europee. E lui dopo le escort, è pronto per il passo successivo. Quello di concedere un favore all’imprenditore per averne altri in cambio.



Il romanzo si sviluppa su questo alternarsi di opposti stati d’animo. Tra un passato più povero ma ricco di idee e un presente forse più seducente ma alla fine terribilmente avvilente. L’autore è un appassionato ricercatore di storia risorgimentale meridionale. Questa volta si è lasciato prendere la mano dalla cronaca. Il protagonista del romanzo è figlio della fantasia, assicura, ma somiglia a più d’un assessore finito in manette negli ultimi tempi. Quanti potranno identificarsi con lui?


© RIPRODUZIONE RISERVATA