Strage di agenti nel carcere di Carinola,
i sindacati: «Ora si indaghi sulle cause»

Strage di agenti nel carcere di Carinola, i sindacati: «Ora si indaghi sulle cause»
di Mary Liguori
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Lunedì 1 Marzo 2021, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 12:34

Da isola felice a inferno. In pochi mesi, il carcere di Carinola è passato da zero casi covid a 41 positività accertate, tra personale e detenuti, ma, quel che è peggiore, è il bilancio delle vittime. Con la morte dell'assistente capo coordinatore Angelo De Pari, avvenuta ieri in mattinata al covid hospital di Maddaloni, sale a tre il numero di agenti di polizia penitenziaria in servizio a Carinola uccisi dal covid nelle ultime due settimane. Una strage. De Pari si era ammalato ai primi di febbraio. Il suo tampone risultò positivo nell'ambito dello screening disposto in seguito al contagio dell'agente Antonio Maiello, il 52enne deceduto poi due settimane fa. Da quel momento, i tamponi eseguiti nel penitenziario hanno rimandato numeri sempre più drammatici. Attualmente, i poliziotti positivi sono 30, di cui 5 ricoverati in terapia intensiva, 9 i detenuti contagiati, mentre nel personale sanitario si registrano due casi. La morte di De Pari è avvenuta ventiquattro ore dopo il decesso del 50enne Pino Matano e una settimana dopo la scomparsa di Adriano Cirella, poliziotto di 57 anni in servizio a Secondigliano. La strage di agenti getta benzina sul fuoco delle polemiche che infuriano ormai da giorni.

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La profilassi non è invece ancora iniziata in Campania. Fino al 31 gennaio sono stati somministrati 12.481 tamponi ai detenuti campani, più della metà tra Poggioreale e Secondigliano; 5312 quelli eseguiti sugli agenti. Al momento, sono positivi 52 agenti e 24 detenuti in tutta la regione (9 a Carinola, 16 a Poggioreale e uno a Salerno). Ieri, dopo il decesso dell'assistente capo De Pari, Samuele Ciambriello si è di nuovo rivolto alle autorità sanitarie. «Il 21 gennaio il commissario Arcuri aveva assicurato che, dopo gli ultraottantenni, sarebbe toccato ai detenuti e al personale carcerario, ma così non è stato. Ho chiesto all'Asl Na 1 centro, competente per le carceri di Poggioreale e Secondigliano, di intervenire, pur comprendendo che non arriva in Campania un numero adeguato di vaccini». «Chiedo la convocazione urgente dell'Osservatorio regionale della sanità penitenziaria. - continua l garante dei detenuti - Nella nostra regione, dall'inizio della pandemia, sono morti 5 agenti, 4 detenuti e un medico in servizio a Secondigliano».

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Sulla stessa linea i sindacati di polizia penitenziaria che da giorni hanno dichiarato lo stato di agitazione a Carinola. L'Ussp denuncia «ritardi nella gestione del rischio contagio e per i vaccini agli agenti che, sin dall'inizio, abbiamo chiesto di considerare al pari del personale delle Rsa». Sos al primo ministro Draghi e al guardasigilli Cartabia «affinché si adoperino per la sicurezza della polizia penitenziaria». Durissima anche la posizione del Sappe. «Potrebbero essere stati stati sottovalutati i primi segnali di positività, i tamponi al personale sono stati eseguiti a distanza di un congruo tempo dai primi accertamenti e molto precaria è stata anche la predisposizione di dispositivi di protezione individuali. Chiediamo che sia aperta una inchiesta amministrativa sui contagi nel carcere di Carinola». Sos anche da Lorenza Sorrentino, segretario regionale Fnscisi: «Il rischio che la situazione epidemiologica degeneri ancora è concreto. - ha detto - Servono interventi urgenti, con i vaccini, integrazione di personale, strutture adeguate come più volte già rappresentato nelle sedi competenti dalla Fnscisl. Tutto ciò per Carinola, ma anche per le altre carceri della Campania». 

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