Giorgio Ursicino
MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Ultimi test in Bahrain: la Ferrari affila le armi, fra una settimana parte il Mondiale F1

La Ferrari SF-75 di Charles Leclerc
di Giorgio Ursicino
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Giovedì 10 Marzo 2022, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 08:04

Non si fa sul serio, ma poco ci manca. Questa mattina in Bahrain si accenderanno i motori per la seconda sessione di test invernali 2022, l’ultima prima del grande inizio che sarà fra poco più di una settimana sulla stessa pista del Golfo. Ormai la F1 moderna ha una regia diabolica: ogni evento è diverso dall’altro e genera uno spettacolo a se. A Barcellona, due settimane fa, le monoposto del nuovo corso hanno assaggiato l’asfalto, lasciando tutti a bocca aperta nel mostrare quali progressi hanno fatto gli strumenti di simulazione. I nuovi gioielli hanno girato come se stessero per andare in pensione, docili ed efficienti. Senza capricci e senza bizze. Fa quasi tenerezza a ripensare al 2014 quando a rompere il ghiaccio furono i bolidi ibridi che faticavano a fare un giro dietro all’altro. Il Re del Circus, il mancato per un soffio otto volte campione del mondo Lewis Hamilton, in un solo pomeriggio ha fatto cento giri, la distanza di due gran premi. E non sembrava manco stanco.

Aspettando pure ai box che la pista si asciugasse perché la Pirelli l’aveva inzuppata per far provare le coperture da bagnato. Tutti sono rimasti all’asciutto, tanto dalle simulazioni al computer sapevano come sarebbe andata e non volevano correre rischi di appiccicare qualche nuova astronave sui guardrail. Stefano Domenicali ha dato ordine di alzare l’escalation per presentarsi all’esordio con l’atmosfera al massimo. Rispetto a Montmelò sarà un ambiente diverso, mancheranno solo i punti mondiali e la sfrontatezza di scoprire tutte le carte dando preziosi punti di riferimento ai rivali. Per il resto ci sarà tutto sarà uno show inedito che accompagnerà l’esordio delle vetture ad “effetto suolo” e delle, ormai quasi familiari, Pirellone da 18 pollici. Ci sarà la diretta televisiva “vietatissima” in Spagna perché gli sceicchi per avere l’anteprima pare hanno buttato fiumi di petroldollari sul tavolo molto appezzati in una fase di turbolenza come questa.

Il telespettatore sarà sempre più al centro della scena, si sentirà quasi protagonista. Nel cuore dell’azione. Ben quattro driver, infatti, useranno da oggi l’“Helmet-cam”, lo speciale casco realizzato dalla Bell in collaborazione con Liberty che alloggia, all’altezza degli occhi del pilota, una microcamera di un paio di centimetri con l’obiettivo di pochi millimetri.

Un vero capolavoro di nanotecnologia che garantisce una sicurezza assoluta per i protagonisti. L’azienda americana fornisce la metà del parco partenti, ma l’obiettivo degli organizzatori è di avere questo punto di vista privilegiato per tutti a breve termine. Un’altra novità non di poco conto sarà l’ingresso sul palcoscenico dei droni che saranno non poco d’aiuto agli elicotteri per le riprese aeree. Rispetto a due settimane fa già è cambiata una formazione: sulla Haas motorizzata Ferrari a fianco di Mick Shumacher non vedremo più Nikita Mazepin (sostituito da Magnussen) ed il suo sponsor casalingo Uralkali: danni collaterali della folle guerra in Ucraina.

In sede tutte le scuderie hanno “sbobinato” i miliardi di dati raccolti ed emerge un primo quadro della situazione. Rivoluzione o no, secondo radio paddock, per quello che si è visto nella penisola iberica, potremo vedere i soliti noti davanti a tutti. Prima di scoprire tutte le diavolerie che Alison e Newey si sono inventati ancora una volta Mercedes e Red Bull sembrano un passettino avanti. E non solo perché il Re Nero e il giovane compagno di squadra George Russell in terra catalana hanno bastonato tutti. Con circa mezzo secondo di ritardo, sempre le sensazioni dei tecnici avranno un senso, c’è la Ferrari e la McLaren che si è dimostrata valida sia col britannico Norris, nuova punta di diamante del prestigioso team, sia con Ricciardo determinato a cancellare un stagione non proprio esaltante nonostante il trionfo nel tempio della velocità di Monza.

I ragazzi del Cavallino scalpitano, desiderosi di spingere per scoprire anche loro qual è il vero potenziale della SF-75. Mattia Binotto e tutta l’equipe ostentano sicurezza e la Rossa ha fatto bene i compiti nella prima uscita. Non si tratta di fare temponi, ma di muoversi per benino perché, essendo un progetto totalmente nuovo bisogna afferrarlo bene per estrarne, pian piano, tutto il potenziale. Maranello userà la power unit montata a Barcellona dove a già fatto oltre duemila km. Quest’anno ogni propulsore dovrà coprire mediamente più di 7 gare e i km da percorrere saranno seimila. E i piloti? Sono una sicurezza, se la macchina andrà faranno faville.

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