Giorgio Ursicino
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di Giorgio Ursicino

Kia EV6 è Auto dell'Anno 2022: per il brand coreano è la vetta di un processo di crescita

La Kia EV6 sul podio di Auto dell'Anno a Ginevra
di Giorgio Ursicino
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Lunedì 7 Marzo 2022, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 11:12

C’era d’aspettarselo. I tempi erano maturi. Prima o poi, doveva succedere. La Kia EV6 conquista il prestigioso trofeo di Auto dell’Anno, un’anteprima assoluta per una vettura coreana. Di marchi prestigiosi in giro per il mondo ce ne sono parecchi, in diverse aree geografiche. La tana dell’auto, però, rimane l’Europa. È nel cuore del nostro continente che, alla fine dell’Ottocento, nacquero le prime automobili. Da lì in poi, sono sbocciate in terre lontane (da Detroit a Nagoya) altre aziende ambiziose, ma gli automobilisti più esigenti e appassionati sono rimasti gli europei, al pari dei brand maggiormente esclusivi e tecnologici. Da noi c’è anche il premio più antico. “Car of the Year” si assegna da oltre mezzo secolo, dal lontano 1964. Chi lo vince ha superato la tesi di laurea con lode, non ha più nulla da imparare dai migliori. I giapponesi fecero questo passo nel 1993, con la Nissan Micra, tre decenni fa.

Quest’anno il timbro d’eccellenza promuove un’altra industria in vertiginosa crescita nel terzo millennio. E in quel paese c’è solo un grande gruppo che domina la scena, Hyundai-Kia in Corea. Nel 2022 la principessa orientale (con 279 punti) ha preceduto la Megane E-Tech Electric (265), la Hyundai Ioniq 5 (261), la Peugeot 308 (191), la Skoda Eniaq (185), la Ford Mustang Mach-E (150) e la Cupra Born (144). Le preferenze sono state espresse da 59 giornalisti di 21 paesi. In realtà, Kia era già andata vicina al grande colpo nel recente passato: nel 2018 con la “raffinata” Stinger, nel 2019 con Ceed, una vettura realizzata su misura per l’Europa che arrivò a sole 3 lunghezze dalla vincitrice. Ora la EV6 sale sul trono, riceve consensi unanimi, ottenendo punti importanti in quasi tutti i paesi a testimonianza di un progetto maturo, in grado di essere apprezzato dai più.

Il gioiello della casa coreana fondata nel 1944 non ha vinto nel maggior numero di nazioni e non è stata nemmeno votata prima da più giurati. Anche il punteggio massimo (10 punti) lo ha conquistato un sola volta. Non c’è stato, però, alcun giornalista e neanche paese che non abbia riconosciuto le doti della EV6. Così possono essere considerate “oggettive”, in grado di soddisfare i clienti di un’ampia latitudine che va dal Portogallo all’Europa dell’Est. Il riconoscimento ha un doppio valore che ha sedotto con una manovra a tenaglia. Da una parte l’indiscutibile crescita del brand; dall’altra, l’apprezzamento del modello che si è presa lo scettro.

Del marchio non è qui il luogo di parlarne, una crescita progressiva senza mai fare mezzo passo indietro. Qualità, design, affidabilità, tecnologia, un’avanzata a tutto tondo capace di coccolare il consumatore senza mai perdere quell’appeal nel rapporto consistenza-prezzo emerso già dalla prima ora, quando i prodotti provenienti da Seoul difficilmente venivano inseriti nella “shopping list” dei più snob. Una volta.

Ora l’Auto dell’Anno dimostra cosa Kia è in grado di proporre. Il gruppo coreano affronta l’argomento “zero emission” in maniera globale, sfidando l’esigente mercato europeo dall’alto. Per il Vecchio Continente, dove più dove meno, un crossover lungo circa 4 metri i 70 è un modello importante e Kia lo interpreta con un approccio premium, sia sull’immediatamente percepito, sia su quello che non si vede, ma si apprezza alla distanza. La EV6 è la prima Kia (nel 2030 arriverà a 4 milioni di veicoli l’anno) nativa elettrica realizzata sul tecnologico pianale E-GMP condiviso con la Hyundai Ioniq 5 (arrivata terza al Coty 2022) e che offrirà la base a numerosi modelli futuri del gruppo coreano. E-GMP è qualcosa che parte da lontano, non ha nulla di improvvisato. È stato programmato e deliberato al tempo debito, mettendo in campo gli investimenti adeguati e le competenze migliori. E i risultati si vedono, griffati dall’ok degli esperti più conclamati.

Tutto è al top. L’abitabilità è superba, esaltata dalla batteria sotto il pianale, dal passo lungo e dalla powertrain compatta che prende più o meno lo spazio e il peso solo della trasmissione di un’auto endotermica. La strumentazione e le dotazioni di bordo si vede che fanno parte dalla nuova mobilità. Connettività e software miscelano in maniera perfetta l’abbondanza di informazioni con la loro fruibilità, quasi spontanea. All’avanguardia la piattaforma elettrica, con la possibilità di avere il singolo o doppio motore (fino a 325 cv) e la trazione anche integrale, in attesa della versione GT che di cavalli ne ha quasi 600 (accelerazione 0-100 in 3,5 secondi). La batteria può arrivare a quasi 80 kWh, l’autonomia oltre i 500 km, la capacità di ricarica è di meno di mezz’ora grazie all’impianto a 800 volt. Sorprendente la guidabilità e il recupero di energia regolabile dalle paddle sul volante che prevedono anche la modalità i-pedeal.

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