Giorgio Ursicino
MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Ferrari la più veloce nei test in Bahrein. Ma Sainz usa le gomme morbide

Carlos Sainz con la Ferrari il più veloce sulla pista di Sakhir
di Giorgio Ursicino
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Venerdì 23 Febbraio 2024, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 17:55

Seconda giornata di test a Sakhir per la F1 che la prossima settimana, proprio in Bahrein, inizierà le ostilità. Ieri un passo avanti. Nei tempi sul giro diventati più rapidi e, soprattutto, nella configurazione delle monoposto ormai prive dei rastrelli per analizzare i flussi che le fanno tanto somigliare a delle falciatrici. Come mercoledì quasi tutti i piloti si sono alternati al volante, con la sola eccezione di Hamilton, Perez e Sargeant che hanno tenuto a riposo Russell, Verstappen ed Albon. Più o meno tutte le squadre sfoggiano soddisfazione per le nuove creature e fanno trapelare che «le vetture sono un buon passo in avanti rispetto alle precedenti». Al terzo anno del nuovo regolamento che ha reintrodotto l’“effetto suolo” le strade tecniche sembrano delineate e tutti sanno in che direzione andare.

Contenti sì, ma nessuno si sbilancia, perché conoscono i miglioramenti propri, ma non quelli degli avversari. Il concetto è sintetizzato da Leclerc: «Andiamo sicuramente meglio dell’anno scorso quando la SF-23 era un mezzo disastro. Non è un fatto di velocità, ma di guidabilità. La vettura non era prevedibile e in ogni curva si comportava in modo diverso. Questi problemi appaiono superati, la nuova rossa è più sincera e si guida con meno fatica. Per la velocità bisogna aspettare, ho l’impressione che la Red Bull sia ancora davanti...». La stessa sensazione si è avuta anche da fuori. A parte il tempo spaziale segnato da Verstappen all’esordio, ieri ha fatto il bis il meno marziano Perez.

In realtà la più rapida in assoluto è stata la Ferrari nel pomeriggio con Sainz, l’unico in grado di scendere sotto il minuto e mezzo. Ma Carlos ha montato la Pirelli rosse C4 che non saranno utilizzate in gara. Con le gialle C3 il più consistente è stato proprio Perez che ha preceduto Hamilton con la Freccia e Norris con la McLaren papaia.

Solo quarto tempo per lo spagnolo di Maranello che sicuramente sarebbe sceso ancora se avesse insistito con le C3. Non male Ricciardo con la Racing Bull che è il nuovo nome dell’AlphaTauri e che ha anche un nuovo team principal, l’ex ferrarista Laurent Mekies ha preso il posto dello storico Franz Tost che a 67 anni ha lasciato. Daniel è arrivato ad un solo decimo da Norris montando anche lui le C4 rosse.

Charles nel cumulato ha ottenuto il sesto tempo, ma è stato il più veloce al mattino quando la temperatura era più calda. Le prove prima di pranzo sono state interrotte in anticipo perché Lewis ha staccato un tombino che ha preso poi il pilota di Maranello: risultato, entrambe le astronavi danneggiate. Sul passo gara i soliti noti hanno impressionato con Red Bull, Ferrari, Mercedes e McLaren che hanno effettuato run consistenti ma, in questo caso, è più difficile ipotizzare il carico di benzina o la mappatura della pover unit. Sembra ai titoli di coda la straordinaria avventura di Chris Horner. Già si scommette sul suo successore.

L’“affaire” della dipendente trattata in modo non consono non si placa e, anche se l’indagine interna non è stata ancora resa nota, i vertici dell’azienda non si sono schierati a favore del manager che sembra sul punto di essere giubilato. Il nome del successore più gettonato e anche più probabile è quello di Jonathan Wheatley, un uomo di grande esperienza in F1 (ha più anni di Horner), attuale direttore sportivo e profondo conoscitore della realtà RB. L’operazione è delicata in quanto Chris era al comando dalla fondazione del team e si apprestava ad iniziare le ventesima stagione. Potrebbe addirittura mettere in dubbio il rapporto blindato con Verstappen.

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