Davanti una squadra con limiti evidenti in fase di possesso, il Teramo sembra attendere il momento giusto per fare male. Quel momento arriva al 26': Donnarumma si veste da assist-man, vede la difesa romagnola troppo larga e Lapadula sguazzarci che è una meraviglia. Il gol dell'attaccante è solo una conseguenza. Il Forlì risponde con due tiri dalla distanza su cui Tonti però (ex di turno insieme a Drudi, sponda romagnola) si fa trovare pronto a mettere in angolo. Il Forlì ci prova ad inizio ripresa, ma è il Teramo a segnare di nuovo: al 24' Di Matteo serve Donnarumma, che si fa perdonare da una gara tendente fino a quel momento alla poca concretezza. Ma il pensiero che la partita sia chiusa dura poco: giusto il tempo di vedere Rosafio inventarsi un gran gol dalla distanza. Il Teramo però ha due frecce al proprio arco che mezza Lega Pro invidia: Donnarumma controlla e si inserisce lasciando a Lapadula, che spizzica quanto basta per far ritrovare il compagno di reparto di nuovo solo davanti a Scotti. L'attaccante del Pescara sigla la decima rete in campionato (31'), «lasciando» Lapadula a quota nove. La festa di squadra e città può iniziare.
TERAMO – FORLI' 3 - 1
Teramo: Tonti 6,5; Caidi 6,5 Speranza 6,5, Perrotta 6,5; Scipioni 6,5 (44'st Brugaletta sv), Di Paolantonio 6, Amadio 6,5, Cenciarelli 6 (22'st Masullo 6), Di Matteo 6,5; Lapadula 7,5, Donnarumma 6,5 (34'st Petrella sv). A disp.: Narduzzo, Diakitè, Milicevic, Bucchi. All.: Vivarini.
Forlì: Scotti 5,5; Catacchini 5, Jidayi 5, Drudi 5, Pastore 5,5 (34'st Turi sv); Hamlili 5,5, Pettarin 5; Fantoni 5,5 (41'pt Rosafio 6), Morga 5 (11'st Docente 5,5), Castellani 5,5; Melandri 5,5. A disp.: Montanari, Fantini, Arrigoni, Casini. All.: Vanigli.
Arbitro: Sassoli di Arezzo, 5.
Reti: 26'pt Lapadula; 24'st e 31'st Donnarumma; 25'st Rosafio.
Note: spettatori 1827; ammoniti Castellani, Hamlili, Drudi, Docente; recuperi 2' e 3'.