Vaccini dai medici di famiglia, 100 dosi in 7 giorni: «Un'elemosina». E intanto i ricoveri schizzano a 88

Fiore a sinistra
“Siamo ancora all’elemosina. Ripetiamo da settimane che vogliamo i vaccini ma poco è cambiato: la scorsa settimana ci hanno consegnato 89 fiale, questa...

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“Siamo ancora all’elemosina. Ripetiamo da settimane che vogliamo i vaccini ma poco è cambiato: la scorsa settimana ci hanno consegnato 89 fiale, questa 100”. Torna a sollevare il disagio dei medici di famiglia Michele Fiore, segretario del sindacato di categoria Fimmg. Fino a pochi giorni fa, nei tre distretti, erano riusciti a coinvolgere con una prima dose 1.900 cittadini, partendo dai più vulnerabili e anziani. Con questo weekend, arriveranno a 2.500.

Medici di famiglia, appena 89 fiale in 7 giorni. Fiore (Fimmg) torna all'attacco: "Dateci i vaccini"

. Numeri che potrebbero lievitare se solo di dosi non ne venissero più consegnate col contagocce. Anche perché i medici vaccinatori continuano a salire: sono 188 quelli che hanno detto sì su 220 circa. La grande maggioranza, insomma, è pronta alla prima linea ma al momento non ci sono armi per tutti.

Le previsioni? Arriveranno più dosi, soprattutto Pfizer. Ma non per ora: “Anche la prossima settimana – continua Fiore – siamo stati avvertiti che riceveremo sempre solo 100 fiale. Ognuna ci consente di ricavare 6 dosi, quindi potremo coprire altre 600 persone. Troppo poche. Di buono c’è che potremo però iniziare i richiami per quanti hanno ricevuto la prima dose tre settimane fa”. La partenza della campagna di massa continua quindi a slittare: all’inizio si parlava del primo marzo.

“Ora, bene che vada, è tutto rinviato al fine aprile. Il paradosso è che noi siamo pronti: nel Viterbese – continua – contiamo oltre 30 Ucp, ovvero unità di cure primarie, spalmate in maniera abbastanza omogenea sul territorio. Quando andiamo nelle case a vaccinare riceviamo un’accoglienza che ci ripaga di ogni frustrazione per non poter fare di più. Resta l’amarezza perché questa ricchezza non viene utilizzata di più in una fase cruciale della pandemia”. E ricorda il paradosso calcolato dalla Fimmg: in Italia al momento vengono inoculati circa 250mila vaccini al giorno, a fronte di 300mila sanitari vaccinatori.

Intanto, nel Viterbese la campagna procede a suon di poco più di 1.000 inoculazioni quotidiane: ieri 1.075, di cui 180 Astrazeneca. I vaccini domiciliari, quelli riservati ai non autosufficienti, vanno a ritmo sostenuto: sono sinora 1.283 su un totale di 2.031 richieste presentate alla Asl.

La curva epidemica, infine, segnala nuovi 40 casi (2 dei quali hanno subito avuto bisogno di un ricovero), un decesso (una 87enne di Tuscania), e 65 guariti. Gli ultimi casi sono concentrati a Viterbo (16), Civita Castellana (6) e Tarquinia (5). Preoccupa l’aumento dei pazienti che sviluppano forme gravi: schizzano a 88 i ricoverati nei reparti Covid, ai quali vanno aggiunti una decina provenienti da Asl limitrofe, in primis la Rm4. Nel dettaglio, 37 pazienti si trovano nel reparto di Malattie infettive, 9 in Terapia intensiva, 34 a Medicina Covid di Belcolle, 8 a Medicina riabilitativa di Montefiascone, mentre 1250 stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio.

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Il Messaggero