Fermato dai Carabinieri, prima si sottopone all'alcol test, poi ci ripensa e lo distrugge. Protagonista di questo sfogo sopra le righe è un muratore residente a Blera...
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Dieci minuti dopo, come prevede la norma, bisognerebbe ripetere l'esame, ma qui succede l'imprevisto: “Prima ci ha detto di sì, poi di no, poi ancora di sì. Alla fine ha preso l'etilometro e lo ha distrutto. Ha strappato il tubo, buttato via il boccaglio, ha manomesso tutto”. Insomma, un modo drastico per distruggere alla radice l'attrezzo che avrebbe potuto costargli la patente. Ma le conseguenze sono state ben peggiori: il malcapitato infatti è stato condannato dal giudice monocratico Silvia Mattei a sei mesi di reclusione e 1500 euro di multa (pena sospesa), la patente gli è stata sospesa per un anno e la macchina, la Panda gialla, confiscata. Per il povero alcol test ridotto in mille pezzi, giustizia è stata fatta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero