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Piovono milioni – 18 – sulla città dei Papi grazie al Pnrr. C’è chi è stato svelto a giocarsi subito la carta in chiave elettorale, come l’ex sindaco Giovanni Arena e l’ex assessore Laura Allegrini. Merito loro, l’arrivo dei fondi? «Macché merito loro, non c’è un progetto di cui hanno la paternità»: anche lui ex, il capogruppo del Pd Alvaro Ricci smorza gli entusiasmi, perché «alcuni sono nati in epoca Marini, molti in quella Michelini. Loro li hanno solo presi e presentati, ma lavoro zero».
Pnrr, altri 18 milioni. Scolamiero: «Daremo al prossimo sindaco ogni strumento per lavorare bene»
Nelle vesti del Grinch, Ricci stropiccia la carta del dono che è arrivato sotto l’albero della ex giunta.
Secondo l’ex assessore Laura Allegrini però i bandi sono così brevi che per partecipare bisogna prendere ciò che già si ha, non fare una progettazione nuova. «Perché lei, come ripeto, è inadeguata. Il bando – spiega il dem - era di febbraio e scadeva a giugno: in tutti questi mesi si poteva fare, non ci voleva niente. E infatti non ha fatto nulla». In definitiva, «di tutti i progetti finanziati non ce n’è uno che risale all’amministrazione Arena».
Ecco il più “anziano”: «Il completamento dell’ex tribunale è partito da Marini ed è stato rivisitato da Michelini. E’ tra i più importanti e noi avevamo realizzato il primo stralcio, con il piano terra. Dietro questo c’era un disegno per la città: si liberano gli uffici di via Garbini e si portano al centro, conferendogli maggiore interesse, con il progetto del parcheggio alle Fortezze». Hanno messo dentro i certificati di prevenzione incendi per le scuole: «Ma per metterle a norma l’ultima proroga scade a fine 2022, qui così ci vogliono 5 anni. E’ in linea con la legge? Ammesso che siano dentro», perché Ricci non è è certo. Ma la cosa fondamentale, per il dem, è che «Allegrini non ha messo nulla di suo: le uniche cose a lei ascrivibili sono il pasticcio di piazzale Gramsci e il mezzo marciapiedi di Ponte dell’Elce, questa è la verità. Dov’è l’idea dell’amministrazione?».
Cosa diversa è a qualità dell’abitare, gestita dall’ex assessore Claudio Ubertini, «su cui il consiglio comunale non ha toccato palla: non si sa neanche cosa riguarda, tanto che l’inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche è stato fatto ora dal commissario. Qui a differenza di Allegrini, c’è un lavoro di Ubertini. Non è corretto, ma ora capisco perché ha fatto così: nella maggioranza avrebbe creato scompiglio. Ha fatto 22 milioni di cui non sappiamo nulla – conclude Ricci - ma almeno è farina del suo sacco».
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