Macchina di Santa Rosa, il comitato dice no anche all'esposizione davanti alla basilica

Il Trasporto del 3 settembre
Il Comitato provinciale ordine e sicurezza ha detto no. Non ci sarà nessuna macchina di Santa Rosa sul sagrato della Basilica. La speranza vana di vedere Gloria, la...

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Il Comitato provinciale ordine e sicurezza ha detto no. Non ci sarà nessuna macchina di Santa Rosa sul sagrato della Basilica. La speranza vana di vedere Gloria, la creazione di Raffaele Ascenzi, montata e ferma per la festa della patrona di Viterbo si è infranta ieri pomeriggio nella sala della Prefettura.


Il Comitato presieduto dal prefetto Giovanni Bruno, come era prevedibile, non ha dato il lascia passare per il montaggio della macchina. I nuovi casi, in salita, di Coronavirus hanno pesato nella decisione. Dopo il tradizionale Trasporto del 3 settembre salta anche l’esposizione di Gloria a largo facchini di Santa Rosa.
Nessun corteo, nessun trasporto e nessun facchino pronto al Sollevate e fermi gridato Sandro Rossi. Questo 2020 passerà alla storia anche come l’anno che non passò la Macchina.

L’idea di montarla era venuta proprio per aiutare la comunità a stringersi alla sua Santa nonostante l’emergenza abbia spezzato la tradizionale festa. Un’idea accarezzata sia dal sindaco Giovanni Arena che dall’ideatore di Gloria e dal costruttore. Nemmeno due settimane fa il primo cittadino aveva affermato: «Gloria di fronte al monastero dal 28 agosto, Covid permettendo». Ma il Covid non permette.

I contagi, anche tra i viterbesi di ritorno dalla villeggiatura, hanno di nuovo fatto alzare l’attenzione e nonostante erano già stati progettati percorsi per evitare gli assembramenti davanti alla Basilica, l'idea di assembrare la creazione di Ascenzi e porre la statua della santa bambina non si farà.

Una Santa Rosa sotto tono nella tradizione. Nei giorni scorsi è stato annunciato anche il niet per la fiera del 4 settembre. Il sindaco lunedì scorso ha firmato l’ordinanza che non permetterà agli ambulanti di allestire la fiera. Il motivo è sempre lo stesso. L’emergenza Covid non lo permette, perché non sarebbe possibile garantire accessi scaglionati lungo il percorso della fiera e tra i banchi dei venditori. E sopratutto perché non è pensabile far mantenere la distanza a tutti coloro che sarebbero andati volentieri a fare compere.

Non ci saranno neppure i tradizionali giochi che arrivavano in questi giorni e restavano fino a metà settembre.

Resta invece immutato l’aspetto religioso della festa. I viterbesi il 4 mattina potranno assistere, con tutte le precauzioni del caso, alla messa nella Basilica di Santa Rosa. E stringersi virtualmente al corpo della piccola patrona che sarà esposto per l’occasione. L'Urna della Santa sarà esposta alla venerazione nella sala capitolare dal 28 agosto al 13 settembre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero