Sanchez resta al governo dopo l'inchiesta sulla moglie: «Continuerò a guidare il Paese con fermezza e serenità»

La moglie Begona Gomez era accusata di corruzione e traffico di influenze

Sanchez resta al governo dopo l'inchiesta sulla moglie: «Continuerò a guidare il Paese con fermezza e serenità»
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato di aver «deciso di continuare alla guida del governo di Spagna». «Mia moglie e io - ha proseguito - sappiamo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato di aver «deciso di continuare alla guida del governo di Spagna». «Mia moglie e io - ha proseguito - sappiamo che questa campagna di discredito non si fermerà, sono 10 anni che la subiamo. È Grave». Sanchez ha poi espresso apprezzamento per «la solidarietà e l'empatia arrivate da ogni parte». Dopo l'apertura di un'inchiesta sulla base della denuncia di presunta corruzione e traffico di influenze, mossa dal sindacato Manos Limpias, nei confronti della moglie, Sanchez aveva annunciato in una lettera alla cittadinanza di 4 pagine postata mercoledì su X, la pausa di riflessione, che ha tenuto col fiato sospeso il paese. «Mi urge rispondere alla domanda se vale la pena, nonostante il pantano nel quale l'estrema e l'estrema destra pretendono di trasformare la politica. Se devo proseguire alla guida del governo o rinunciare a questo grande onore», aveva scritto il premier nella missiva.

Il discorso

«Non arrossisco a dirlo, sono un uomo profondamente innamorato di mia moglie, che vive con impotenza il fango che gettano quotidianamente su di lei», aveva aggiunto. Durante il fine settimana ha ricevuto manifestazioni di appoggio sia dal Comitato Federale del suo partito che da migliaia di manifestanti mobilitati davanti alla sede del Psoe e al Congresso dei deputati. Sanchez ha ringraziato «per le manifestazioni di solidarietà". E ha assicurato che la sua decisione di restare rappresenta «un punto e a capo», per «esigere una resistenza incondizionata» contro la macchina del fango mossa dalle destre e «porre il focus sulle vittime e non sugli aggressori». «Questa campagna di discredito non terminerà", ha detto il premier. «Ma possiamo vincerla», ha concluso.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero