Tuscania zona a rischio, le maestre chiamate a scuola per spedire i libri. Ma il sindaco blocca tutto

Il sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci
«Le docenti coordinatrici delle classi della scuola primaria si recheranno nelle rispettive sedi giovedì 2 aprile e prepareranno, ognuno per la propria classe, le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Le docenti coordinatrici delle classi della scuola primaria si recheranno nelle rispettive sedi giovedì 2 aprile e prepareranno, ognuno per la propria classe, le buste con i suddetti materiali». La comunicazione, firmata da Paola Adami, dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Tuscania, è arrivata l'altro ieri.


La motivazione? «La scuola primaria utilizzerà per la didattica a distanza il Registro Argo e le sue funzionalità, perché non sono state segnalate a riguardo criticità dalle famiglie. Si rende pertanto necessario organizzare le restituzione dei libri alle famiglie, con l'intervento della protezione civile», riporta l'ordine di servizio.

In soldoni, domani le insegnanti sarebbero dovute uscire per andare a scuola e raccogliere i testi di ogni alunno in una busta chiusa, con sopra nome, cognome e indirizzo. I plichi poi, lasciati all'ingresso, sarebbe stati raccolti dai volontari della Prociv per la consegna a domicilio. Questo in una cittadina che conta 36 contagiati su circa  8mila abitanti. E dove il sindaco Fabio Bartolacci ogni giorno ripete lo stesso messaggio: «Non uscite se non per le emergenze! Dovete stare a casa».

E, infatti, avvertito il Comune dalle maestre preoccupate, dove il Covid-19 ha contagiato decine di persone, il provvedimento è stato sospeso. Ma nessuna polemica dal primo cittadino che sottolinea anzi, come il provvedimento della dirigente fosse teso «a tutelare la continuità della didattica a favore degli alunni».

«Abbiamo valutato - spiega il sindaco - che non c'era tutta questa urgenza, quindi abbiamo dato disposizione di sospendere l'iniziativa. E' a disposizione la protezione civile per portare i libri a domicilio. La dirigente valuterà con calma le necessità dei singoli alunni, quindi si procederà. Intanto, stiamo consegnando i tablet a chi non ce l'ha: due già assegnati, gli altri saranno destinati dai servizi sociali», conclude Bartolacci
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero