Stati Uniti, acquistati 81 aerei sovietici dal Kazakistan (storico alleato della Russia) vecchi e inutilizzabili: ecco perché

La notizia dell'acquisto è stata riportata dal Kyiv Post

Stati Uniti, acquistati 81 aerei sovietici dal Kazakistan (storico alleato della Russia) vecchi e inutilizzabili: ecco perché
Nel contesto geopolitico attuale, le mosse degli Stati Uniti talvolta possono apparire criptiche e incomprensibili, ma raramente mancano di una strategia ben definita....

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Nel contesto geopolitico attuale, le mosse degli Stati Uniti talvolta possono apparire criptiche e incomprensibili, ma raramente mancano di una strategia ben definita. L'acquisizione di 81 aerei militari sovietici, ormai obsoleti, dal Kazakistan (storico alleato della Russia), è uno di questi casi. La notizia dell'acquisto è stata riportata dal Kyiv Post, secondo cui il Kazakistan avrebbe venduto queste unità per un totale di circa 2,26 milioni di dollari, con un costo medio di 19.300 dollari per aereo, agli Usa che se li sono accaparrati tramite società offshore. L'interrogativo principale che ci si pone è: perché gli Stati Uniti hanno investito in queste macchine da guerra datate e apparentemente inutili?

L'Ucraina

Le teorie sono molteplici, ma si concentrano prevalentemente sull'ipotesi che questi aerei possano essere utilizzati per supportare l'Ucraina nel conflitto in corso con la Russia. Essendo l'Ucraina ancora dipendente da armamenti dell'era sovietica, questi aerei potrebbero essere sfruttati per ricavarne pezzi di ricambio essenziali o persino come “esca” per trarre in inganno le forze nemiche. Tra i velivoli in questione ci sarebbero il Mikoyan MiG-31 (un intercettore supersonico), il Mig-27 (che fu utilizzato soprattutto in Afghanistan) e il Su-24 (un bombardiere tattico in dotazione anche all'aeronautica ucraina). 

I rapporti deteriorati tra Russia e Kazakistan

L'acquisto di questi aerei può anche essere visto come semplice strategia nel gioco di potere più ampio che coinvolge il Kazakistan e il suo rapporto, cambiato, con la Russia. Storicamente, il Kazakistan è stato uno dei pilastri dell'influenza russa in Asia Centrale. Tuttavia, gli sviluppi recenti (l'aggressione di Mosca ai danni dell'Ucraina) hanno portato a un allontanamento tra i due paesi. Astana ha cercato di migliorare le proprie capacità militari e di stringere legami più stretti con l'Occidente, come evidenziato dalla visita del Segretario di Stato Usa Antony Blinken dello scorso anno, nella quale è stato ribadito il forte sostegno americano all'indipendenza e all'integrità territoriale del Kazakistan. Questi cambiamenti geopolitici non sono passati inosservati in Russia, dove commentatori come Vladimir Solovyov, giornalista molto vicino a Vladimir Putin, hanno esplicitamente menzionato il Kazakistan come un potenziale “prossimo problema” dopo l'Ucraina, a causa delle crescenti affinità con l'Occidente. 

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Il Messaggero