Università della Tuscia: arriva una pioggia di milioni grazie a 23 progetti di ricerca

Un laboratorio di Fisica dell'Università della Tuscia
Università della Tuscia: arriva una pioggia di milioni dalla Regione Lazio. Grazie a ventitré progetti, presentati da professori e ricercatori dell'ateneo, che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Università della Tuscia: arriva una pioggia di milioni dalla Regione Lazio. Grazie a ventitré progetti, presentati da professori e ricercatori dell'ateneo, che hanno ottenuto il certificato di idoneità. Il che comporta un indice di finanziabilità di oltre il 67% sul totale dei progetti presentati, il più alto di tutte le istituzioni universitarie e gli enti di ricerca che hanno sede nel territorio regionale che hanno partecipato alla selezione.

«Unitus – rileva il rettore Stefano Ubertini - si conferma ancora una volta ateneo di eccellenza nella ricerca. La riprova viene dagli esiti della procedura di selezione dei progetti depositati in base all'avviso pubblico "Progetti di Gruppi di ricerca 2020” approvata dalla Regione Lazio». 

L’idoneità viene premiata con un finanziamento complessivo di 2 milioni di euro, prevalentemente destinato ad arricchire le attrezzature di ricerca e a coinvolgere giovani ricercatori, provenienti da tutto il mondo, mediante l’attivazione di assegni di ricerca e borse di studio sulle diverse tematiche progettuali. Nello specifico, sono stati approvati i vari lavori attinenti alle aree di specializzazione “Scienze della vita”, “Green Economy”, ”Agrifood”, “Beni culturali e tecnologie della cultura”, redatti in collaborazione con altre Università e Istituti di ricerca delle Regione Lazio.

A Santa Maria in Gradi, sede del rettorato, si esulta. «È un risultato straordinario – commenta Ubertini - per tutta la comunità e dimostra ancora una volta la qualità e la competitività della ricerca scientifica del nostro ateneo. Non solo: è anche il segno di una crescente capacità dei ricercatori Unitus di creare partnership rilevanti in diverse discipline e ambiti di ricerca». 

Alle parole del rettore si aggiungono quelle espresse da Ilaria Baffo, referente del rettore per la gestione e la contabilizzazione dei progetti di ricerca, ricercatrice al Deim (dipartimento di economia e impresa) secondo cui l’esito della selezione «conferma la competenza dei nostri ricercatori nei rispettivi ambiti delle singole attività, nonché la professionalità del personale tecnico-amministrativo il cui ruolo è fondamentale nella costruzione di tali progetti».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero