Strani giganti affiorano dal terreno: i "giardini perduti di Heligan", in Cornovaglia

Strani giganti affiorano dal terreno: i "giardini perduti di Heligan", in Cornovaglia
Il Regno Unito è pieno di luoghi magici e misteriosi. Sarà l’atmosfera senza tempo, i boschi umidi e verdeggianti o le nuvole grigie che vestono di ombre...

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Il Regno Unito è pieno di luoghi magici e misteriosi. Sarà l’atmosfera senza tempo, i boschi umidi e verdeggianti o le nuvole grigie che vestono di ombre stradine acciottolate, antichi villaggi e angoli di vegetazione o solo quel mix di miti e leggende che da sempre avvolgono il Paese. Di sicuro, però, qualcosa di intenso accoglie il visitatore sin dalla prima visita. Tra le location più curiose e particolari da raggiungere durante un viaggio ci sono, a tal proposito,

i Giardini Perduti di Heligan”, una vera perla segreta nel cuore della Cornovaglia.

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Un’avventura epica in un parco di 80 acri

The Lost Gardens of Heligan è “popolato” da curiose creature che affiorano dal terreno in una vera gemma nascosta che per anni è stata abbandonata, fino a ritrovare il suo antico splendore secolare. Una quiete in stile fantasy si scopre passeggiando lungo i sentieri e, a volte, la realtà sembra superare la fantasia, a cominciare dallo spettacolo naturale che si osserva non appena si alza lo sguardo.
 
Tra i suoi originali e splendidi prati si incontrano in particolare due sculture immerse nell’erba molto famose e conosciute con il nome di Testa Gigante e la Ragazza di Fango. Si tratta di due spettacolari statue create dalla scultrice Susan Hill. Sono coperte di muschi e licheni, semi sepolte nella terra con capelli composti da vari tipi di vegetali. E poi c’è la cosiddetta giungla, dove particolarmente interessante è il bosco di rododendri e camelie, diventato Patrimonio Nazionale. Addentrandosi ancora, spiccano sempre nuove piante tropicali, che sopravvivono grazie a un microclima interno più caldo di 5 gradi rispetto ai Northern Gardens. In questo spettacolo ambientale si moltiplica l’allevamento e l’apicoltura, con la presenza di diverse volpi.

La storia dei Giardini Perduti di Heligan

Tra fiori profumati e distese di prati appare tutta la forza vitale della natura, in una zona che il tempo e le guerre avevano messo in ginocchio e che è tornata a vivere. La storia dei giardini, ebbe inizio nel XII secolo con la prima residenza che ne portava il nome. Il termine Heligan significa letteralmente “salice piangente”, una delle piante che ornavano il giardino, ma fu solo nel 1569 che il maniero iniziò a prendere vita. In quell’anno, infatti, fu acquistato da Sampson Tremayne, esponente di una famiglia nobiliare il cui nome resterà indissolubilmente legato a quelle terre, anche se per vederlo diventare più florido, bisognerà attendere due secoli dopo con l’arrivo di Henry Hawkins Tremayne. Tra il 1829 e il 1907 furono aggiunti un giardino all'italiana, uno giapponese, un'enorme piantagione di rododendri e camelie, e un bosco di felci conosciuto come la Giungla. Nel corso della Prima Guerra Mondiale il giardino fu usato come ospedale da campo e subito dopo venne venduto. Solo negli anni Novanta gli eredi della famiglia Tremayne, l’hanno riacquistata e dal 1992 i cancelli sono stati riaperti al pubblico.

Come arrivare


Per giungere da queste parti, bisogna viaggiare verso St Austell, sulla strada A3058, e prendere poi la B3273 verso Mevagissey, il piccolo porto di pescatori 8 km più a sud. Si può preferire anche il treno o gli autobus. Gli orari di apertura vanno dalle 9 alle 18, a seconda della stagione.
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Il Messaggero