Alle spalle del Pontefice e dell’editore, è appesa al muro nella redazione della cronaca la gigantografia della prima pagina del primo numero del Messaggero, giornale...
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IL VESCOVO DI ROMA
«Il vescovo di Roma - incalza Caltagirone - nel giornale di Roma». E insomma, «questo è l’incontro tra chi ha il Bene come missione e chi, laicamente, aspira a bene civile e sociale e aspira a migliorare la società con il proprio lavoro, giornalistico e editoriale». Francesco annuisce. «Quando la venni a trovare - conclude l’editore - lei mi disse che gran parte delle informazioni le prende dal Messaggero». «È vero», interviene Bergoglio: «È vero!». L’atmosfera è molto colloquiale, ma non si sta parlando di temi leggeri. Tutt’altro. Poi Caltagirone offre un dono al pontefice, ed è la lastra, incorniciata, della prima intervista di Francesco al Messaggero, il 29 giugno 2014.
Si cambia sala. Si passa in quella affollata dai dipendenti non giornalisti, tecnici, amministrativi. E qui, mentre il Papa stringe mani, riceve e rivolge sorrisi, si svolge il saluto dell’amministratore delegato, Azzurra Caltagirone: «Santo Padre, la ringrazio di essere qui. E’ una grandissima emozione. In questa sala ci sono le persone che non scrivono il giornale, ma sono importanti come tutti gli altri per l’uscita ogni giorno del Messaggero». E subito dopo il Papa, a tutti i presenti: «Pregate per me, che ne ho bisogno». Chi coltiva la fede, certamente lo farà. Gli altri continueranno a volergli bene. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero