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Il viaggio africano si presentava lungo e decisamente faticoso e, proprio per questo, si era trasformato in un test di grande rilievo poiché avrebbe fatto capire la reale tenuta fisica del Pontefice e, soprattutto, la sua capacità di mantenere fede, in futuro, ad una agenda densa di impegni importanti. Ieri mattina però è arrivato lo stop: l'improvvisa cancellazione della visita nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan (tappa che era già stata rimandata per via del covid e per questioni legate alla sicurezza) ha rimesso tutto in discussione. Papa Francesco ora non ce la fa, in futuro chissà. Persino alla messa del Corpus Domini, il prossimo 16 giugno, darà forfait. «Accogliendo la richiesta dei medici, e per non vanificare i risultati delle terapie al ginocchio tuttora in corso con rammarico il Papa si vede costretto a posticipare il viaggio apostolico previsto dal 2 al 7 luglio, a nuova data da definire».
Come sempre è stata diffusa dal Vaticano una comunicazione brevissima, non accompagnata da alcuna esauriente spiegazione sulle terapie ortopediche adottate e alle quali Francesco si sottopone da mesi per evitare di essere operato. L'anno scorso, agli inizi di luglio, fu portato d'urgenza al Gemelli e fu sottoposto ad un intervento complesso al colon. Nessun medico ha mai potuto firmare bollettini medici, solo la sala stampa vaticana escluse però ogni forma tumorale. Proprio la mancanza di una comunicazione medica trasparente sul suo stato di salute complessivo - oggi che Francesco soffre alle articolazioni - non gioca a suo favore. Sono soprattutto le immagini riprese dalle telecamere durante le udienze, o le fotografie rubate dai telefonini dei fedeli a narrare il declino fisico di un uomo di 85 anni ormai impacciato nei movimenti più banali, come scendere dall'auto o alzarsi dalla sedia a rotelle.
Il dolore
A volte sul suo volto si notano smorfie per il grande dolore fisico, a volte basta un passo falso, una mossa brusca e parte una fitta improvvisa. È accaduto anche pochi giorni fa durante l'udienza generale e, ancora più evidente, la scorsa settimana alla basilica di Santa Maria Maggiore: i filmati hanno rimandato i grandi sforzi del Papa a salire sulla vettura, a farsi aiutare dal maggiordomo.
Fisioterapia e riposo
Infiltrazioni, fisioterapia, riposo e da un mese a questa parte l'uso della sedia a rotelle ormai presente alle udienze, in basilica, durante gli impegni a Santa Marta. In compenso però la attività di tabella del Papa non ha subito scossoni: ogni mattina Francesco incontra capi di stato, vescovi, cardinali, gruppi di fedeli, associazioni. Ieri mattina ha avuto un colloquio con la presidente Ursula Von Der Leyen. Hanno parlato della questione ucraina e del rompicapo da risolvere con urgenza sul grano. Poi l'attenzione si è spostata sul percorso che Kyev dovrà intraprendere per un possibile ingresso in Europa, visto che la Commissione europea alla fine del mese potrebbe dare il via libera allo status di candidato all'ingresso in Ue.
Il Messaggero