Coronavirus, Papa Francesco vede il diavolo insinuarsi e distruggere le relazioni con il «chiacchiericcio»

Coronavirus, Papa Francesco vede il diavolo insinuarsi e distruggere le relazioni con il «chiacchiericcio»
Città del Vaticano – Il diavolo che si insinua, divide, mette zizzania, sconvolge gli equilibri, alimenta fazioni contrapposte, brucia amicizie e provoca guerre. Il...

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Città del Vaticano – Il diavolo che si insinua, divide, mette zizzania, sconvolge gli equilibri, alimenta fazioni contrapposte, brucia amicizie e provoca guerre. Il potere diabolico nel mondo è stato di nuovo al centro della predicazione del Papa stamattina a Santa Marta con maggiore evidenza che non nelle giornate passate dove si erano ascoltati accenni e fugaci rimandi all'attività diabolica. Stavolta il focus della preoccupazione è l'avanzata nera di un potere nefasto che inizia dal “chiacchiericcio” - la calunnia come viene sintetizzata dal Papa - persino all'interno della propria cerchia ristretta, fino ad espandersi e allargare i confini avvelenando i pozzi della convivenza comune.


Non ha fatto esempi specifici Papa Francesco e non si è capito se si riferiva al mondo cattolico in generale (da lui accusato di essere attraversato da troppe calunnie) o da quello che, invece, accade in questo periodo a livello internazionale. «Il chiacchiericcio è accanimento sociale per distruggere l'altro». Bergoglio ricorda poi che dietro ad ogni accanimento c'è il diavolo. «È il diavolo che fa l'accanimento per distruggere l'opera di Dio. Quando c'è accanimento, c'è il demonio che si è accanito con i mezzi più sofisticati, portando alla apostasia».

Il Pontefice ha fatto un esempio:«Vescovi di Paesi con dittature di regime ateo mi hanno raccontato che il lunedì dopo Pasqua le maestre dovevano chiedere agli alunni che cosa avessero mangiato. E se dicevano uova, venivano perseguitati perché voleva dire che erano cristiani». Il Papa suggerisce la strada da seguire davanti a chi si accanisce: «Discutere con questa gente non è possibile. Bisogna tacere. E il silenzio del giusto davanti al l'accanimento come ha fatto Gesù. Vale anche per i piccoli accanimenti quotidiani. Se c'è chiacchiericcio, stare zitti e tollerare». L'accanimento può accadere nella società, nel quartiere, nel posto di lavoro.


Infine il Papa ha ringraziato per i gesti di generosità che hanno animato tante persone ad aiutare chi è in difficoltà in questo momento. Famiglie che non hanno sufficienti cose per vivere, anziani soli, ammalati negli ospedali.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero