Papa Francesco boccia la caserma delle Guardie Svizzere e stanzia 20 milioni di euro per quella dei Gendarmi

Papa Francesco boccia la caserma delle Guardie Svizzere e stanzia 20 milioni di euro per quella dei Gendarmi
Città del Vaticano - In tempi di austerity la notizia non è proprio marginale. In Vaticano ci sono due caserme da rifare, quella delle Guardie Svizzere e quella...

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Città del Vaticano - In tempi di austerity la notizia non è proprio marginale. In Vaticano ci sono due caserme da rifare, quella delle Guardie Svizzere e quella dei Gendarmi, ma tra i due progetti al vaglio dei vertici del Vaticano, al momento ne è passato solo uno. Nell'ultima riunione per l'approvazione del bilancio della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano è stato annunciato lo stanziamento di 20 milioni di euro per rifare la caserma dei gendarmi.


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Anche le Guardie Svizzere avrebbero voluto iniziare a costruire una nuova caserma per i loro soldati e per questo si sono rivolti al Papa chiedendo se fosse disposto a finanziare l'impresa ma Francesco al momento ha risposto picche. La risposta arrivata da Santa Marta è stata chiara. Solo se agli svizzeri riusciranno a raccogliere autonomamente i 50 milioni di euro preventivati potranno avviare i lavori, in caso contrario le casse d'Oltretevere non si apriranno.

In Svizzera nel frattempo è stata aperta una sottoscrizione attraverso una Fondazione costituita per lo scopo che però ha raggiunto finora solo 5 milioni di euro. Pochi per una opera tanto mastodontica. Tanto che uno dei cardinali presenti alla recente riunione, alcune settimane fa, faceva notare ai presenti che quei soldi – i 5 milioni di euro – non sarebbero bastati nemmeno per coprire i costi di progetto. 

Un bello smacco per gli svizzeri che desiderano avviare il gigantesco cantiere, abbattendo l'attuale caserma ricostruendola ex novo. L'obiettivo fissato è per il 2024 ma da come si sono messe le cose dovranno aspettare ancora. Si tratta di lavori impegnativi che prevedono l'abbattimento del vecchio edificio e la costruzione di uno nuovo, nello stesso stile, «arrivando anche a scavare nel sottosuolo». Cosa che però è stata stoppata in partenza dai tecnici vaticani per il rischio di trovare falde acquifere e reperti archeologici, cosa che porterebbe immediatamente al blocco dei lavori con un aumento enorme dei costi di progettazione. Gli svizzeri pensavano anche di sopraelevare, ma anche in questo caso esistono vincoli rigidi, stavolta da parte dell'Unesco. Infine ci sarebbe da risolvere un altro intoppo: l'abbattimento del muro che confina con l'Italia. Insomma troppi grattacapi e così il progetto caro alla Svizzera è stato congelato. 

Archiviato il restyling della caserma degli svizzeri, alla riunione dei cardinali, c'è chi però ha annunciato che verrà avviata a breve la costruzione della caserma dei Gendarmi, visto che esiste un progetto per rimettere a nuovo i locali «in cui dormono 58 persone con letti a castello avendo a disposizione solo 6 bagni e 4 docce» «in una situazione igienico sanitaria precaria». Il progetto del Governatorato è già pronto. Si tratterebbe di un ampliamento e una ristrutturazione dell'edificio esistente che include anche la vecchia redazione dell'Osservatore Romano che da settembre «lascerà liberi gli storici locali». La redazione del giornale del Papa si trasferirà nel Palazzo Pio, dove ora c'è anche la Radio Vaticana.


Il costo preventivato per la ristrutturazione della caserma dei Gendarmi è di 20 milioni di euro e i lavori – hanno informato i cardinali - inizieranno probabilmente nei primi mesi del 2021. La gara dovrebbe avvenire con la nuova legge per gli appalti, anche se nel testo di legge il Governatorato dovrebbe continuare a godere di una certa autonomia decisionale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero