Sciopero Treofan, 150 famiglia in ansia: «Vogliamo chiarimenti»

Sciopero Treofan, 150 famiglia in ansia: «Vogliamo chiarimenti»
È iniziato alle 10 di stamani lo sciopero di otto ore proclamato dall'assemblea dei lavoratori della  Treofan,...

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È iniziato alle 10 di stamani lo sciopero di otto ore proclamato dall'assemblea dei lavoratori della 

Treofan, per sollecitare risposte urgenti e concrete sul futuro dello stabilimento del polo chimico di Terni. I dipendenti si sono ritrovati davanti alle portinerie degli automezzi per un presidio che proseguirà fino alla conclusione dello stop al lavoro. «Abbiamo necessità di un incontro con i vertici dell'azienda» ha spiegato Massimo Serantoni, rappresentante rsu della Femca Cisl. «Ci sono difficoltà tecniche nelle produzioni - ha aggiunto -, ma non attenuanti dettate dal momento storico, visto che, essendo produttori di film per imballaggi, il nostro è un mercato fiorente. È dunque necessario un incontro per capire perché non si fa crescere questo stabilimento». Secondo quanto riferito dai sindacati la produzione del prodotto di punta del sito, il film laccato, è passata dalle 8 mila tonnellate del 2019 alle 2 mila registrate fino ad oggi nel 2020. «Noi ci siamo fatti le nostre idee - ha aggiunto Davide Lulli, rsu della Filctem Cgil - crediamo che Jindal abbia acquisito 
Treofan solo per le nostre specialties, che loro non avevano, come il mercato del tabacco. Siamo preoccupati dal fatto che questo sia solo un primo tassello. Per questo abbiamo necessità di risposte, soprattutto dal ministero e dalle istituzioni». Per Fabio Boncio, della Uiltec, la società «sta spostando tutte produzioni di marchio 
Treofan in altri siti europei Jindal mentre alcuni impianti camminano al 50% rispetto a prima». «Ci sono 150 famiglie che lavorano in questa fabbrica e non solo - ha concluso -, perché nel sito della Polymer sono integrati anche altri stabilimenti e a cascata potrebbe essere un problema di tutta la chimica ternana». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero