PERUGIA - Si è aperto ufficialmente ieri il Love Film Festival, con una cena di gala esclusiva organizzata a Villa Buitoni. Con Daniele Corvi, ideatore e...
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Le uniche scene girate fuori da Cinecittà saranno infatti quelle programmate in Umbria. Da domani la troupe sarà alla Chiesa di Montelabate dove sono previsti ciak fino a lunedì. Poi, martedì 8 maggio, il centro del set si sposterà nella piazza principale del capoluogo, dove è prevista anche l'accensione di un grande falò. L'invito è lanciato, dunque, affinché i cittadini mostrino ancora una volta la buona disposizione verso le troupe cinematografiche che si trovano in Umbria per realizzare scene di film.
Il nome della rosa andrà in onda alla fine dell'inverno prossimo, in quattro serate su Rai 1; si tratterà di 8 episodi da 50 minuti. Girata tutta in inglese, la fiction è una delle più grandi produzioni tv in Italia: una troupe di oltre 200 persone impiegate per 22 settimane, una distribuzione su scala mondiale e attori di primo piano come John Turturro, Rupert Everett, Fabrizio Bentivoglio e Alessio Boni, per la regia di Giacomo Battiato. Un'operazione che aveva coinvolto anche Umberto Eco, autore del celebre romanzo Il nome della rosa, come ha ricordato lo stesso Levi: «Ho voluto mantenere fede al mio impegno con Eco di trasmetterla sulla Rai. Per questo ho rifiutato molte offerte di registi americani, scegliendo l'italiano Battiato per la sua estrazione culturale. Insieme a lui abbiamo costruito il percorso e siamo riusciti ad avere un cast internazionale di tutto rilievo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero