I turisti scappano dall'Umbria Federalberghi: «Fenomeno grave»

Norcia: i soccorsi
PERUGIA - La cartina con i cerchi concentrici che coprono il centro Italia, sulla mappa segnate Perugia, Ancona e Roma. L’immagine fa il giro del mondo e porta con...

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PERUGIA - La cartina con i cerchi concentrici che coprono il centro Italia, sulla mappa segnate Perugia, Ancona e Roma. L’immagine fa il giro del mondo e porta con sé parecchie conseguenze. Ad Assisi, Todi, Perugia e pure al Trasimeno i turisti fuggono. Chi è in albergo rifa le valigie, chiede il conto e se ne va. E non è soltanto la paura del momento: «Purtroppo stanno arrivando disdette per le prenotazioni dei prossimi giorni e delle prossime settimane - racconta Rolando Fioriti, direttore di Federalberghi Umbria - è preoccupante il fatto che il fenomeno interessi quasi l’intera regione». La tragedia del terremoto, purtroppo, porta dietro di sé anche questo.


Il problema c’è, tanto che la sindaco di Assisi Stefania Proietti ha scelto di ricorrere a Facebook per lanciare il suo appello: «Tanti albergatori ci segnalano le preoccupazioni dei clienti - spiega - Assisi non ha subito danni né a persone né a cose, invitiamo tutti i turisti a verificare con la situazione reale collegandosi alle webcam installate in città». La diffusione di qualche immagine di repertorio datata 1997 evidentemente ha avuto un effetto di suggestione. «Ci auguriamo – continua il sindaco Proietti - che i turisti possano trasmettere un messaggio rassicurante a chi aveva programmato un viaggio nella nostra città e che aderiscano, ad esempio, all’iniziativa “AMAtriciana” dei nostri ristoratori». L’idea è stata lanciata dal grafico e food blogger Paolo Campana, Confcommercio si occuperà dell’organizzazione: con un piatto di pasta si devolvono 2 euro alla città di Amatrice. «Ora sarà necessario uno sforzo di tutti: istituzioni, operatori e associazioni di categoria per far capire che il terremoto ha interessato un’area circoscritta - prosegue Fioriti - e che una cosa è l’area colpita dal sisma, altro è l’Umbria. Servirà un lavoro di comunicazione e immagino che non sarà semplice, soprattutto sarà difficile convincere gli stranieri». Già nella giornata di oggi è prevista una prima riunione ad hoc per affrontare la questione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero