Grecista vince bando internazionale e dona mille dollari al Comune per promuovere la cultura classica

Rachele Pierini,
BASCHI Vincere un bando. Americano. Nei giorni più cupi della pandemia e devolvere il premio vinto al proprio comune per realizzare un progetto dedicato a bambini e...

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BASCHI Vincere un bando. Americano. Nei giorni più cupi della pandemia e devolvere il premio vinto al proprio comune per realizzare un progetto dedicato a bambini e ragazzi. E’ quanto ha fatto Rachele Pierini, 38 anni, grecista di fama internazionale e ambasciatrice culturale di Baschi, il suo comune, a cui ha donato quanto vinto. 

“Parole Classiche, Eroi Moderni”, è il titolo del progetto con il quale a marzo Pierini ha vinto il bando americano “Classics Everywhere”, iniziativa promossa dall’associazione americana “Society for Classical Studies” che finanzia i migliori progetti volti a promuovere la cultura classica fuori dalle solite sedi accademiche; 1000 dollari che Rachele ha subito pensato di utilizzare nel suo comune per acquistare libri e riviste per la biblioteca comunale, promuovere iniziative nelle scuole, organizzare eventi, dar vita ad una “casetta dei libri” che da ieri è operativa a Baschi per chiunque volesse portare o prendere libri. Ma l’ambizioso progetto di Rachele Pierini è principalmente volto a portare a scuola lo studio del greco antico, anche e soprattutto nella primaria attraverso un nuovo approccio che stimoli la curiosità dei più giovani. 
«Vorrei togliere la patina di polvere che tutti vedono sullo studio del greco antico e sugli insegnanti di questa affascinante materia – spiega Pierini – vorrei quindi coinvolgere i bambini e le loro insegnanti (e le famiglie) in un viaggio verso la storia antica creando un nuovo approccio al mondo classico, imparare divertendosi e magari partendo proprio da ciò che i giovanissimi conoscono meglio, come i loro eroi, e da qui partire per tante attività tra cui, letture, teatro, un laboratorio di tavolette micenee in argilla».

Rachele Pierini è una “research fellow” (una sorta di ricercatrice universitaria, anche se il termine italiano è improprio rispetto a quello internazionale) attualmente impegnata in un progetto che fa capo all’European Research Counsil (Consiglio Europeo della Ricerca) organismo dell’Unione Europea che finanzia i ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca negli Stati membri o nei paesi associati. Appassionata di lettere antiche fin da giovanissima, ha svolto i suoi studi primari a Baschi, e il Liceo Classico a Orvieto, laureandosi poi in Lettere Classiche all’Università di Bologna da dove la sua carriera di studiosa ha preso il volo verso il dottorato, poi verso la Spagna dove all’Università di Madrid ha conseguito il titolo di “dottore di ricerca” in Historical and Comparative Linguistics.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero