Terni, stangata sui funerali il Comune congela gli aumenti

Terni, stangata sui funerali il Comune congela gli aumenti
TERNI La stangata sui funerali viene congelata, ma la partita non è chiusa. Gli aumenti delle tariffe sui servizi funebri sono rinviati. Ma quella di Palazzo Spada non...

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TERNI La stangata sui funerali viene congelata, ma la partita non è chiusa. Gli aumenti delle tariffe sui servizi funebri sono rinviati. Ma quella di Palazzo Spada non è una vera e propria retromarcia, visto che l’argomento sarà affrontato in sede di approvazione del bilancio, alla fine del mese. La questione aumenti resta sul tavolo, anche se nessuno per il momento si è preso la briga di annunciare lo stop. “Si considerano ancora valide le vecchie tariffe dei servizi cimiteriali”si legge in una lettera della Direzione attività finanziarie di Palazzo Spada. Un congelamento dettato non solo dalla polemica scatenata dalle imprese funebri del Ternano, ma anche da un cortocircuito di competenze che ha lasciato il segno in Comune. Tra la Direzione lavori pubblici e quella alle attività finanziarie c’è stato infatti uno scambio di lettere per scaricarsi a vicenda le responsabilità degli aumenti. Con ripercussioni che ora, inevitabilmente, ci saranno anche sul piano politico, considerando che in fase di approvazione del bilancio dovrà arrivare la proposta di inserire gli aumenti tariffari per far quadrare i conti. Tra i contrari agli aumenti anche Gianfranco Colosanti, presidente della Unmil di Terni. «Al termine di un pacato confronto con i rappresentati del Comune - spiega Colasanti - ho avuto la rassicurazione che non ci saranno aumenti per i pass dei disabili che devono accedere con la macchina al cimitero (da 20 a 100 euro la proposta deliberata e ora congelata, ndr) e che non si faranno distinzioni tra disabili civili e non, perché vorrebbe dire fare distinzioni tra disabili di serie A e disabili di serie B». 


L’assessore al bilancio Masselli aveva spiegato che gli aumenti erano stati decisi per «adeguare le tariffe ai costi dei comuni che lavorano maggiormente con Terni, come riferito dagli uffici tecnici». Spiegazione che le imprese funebri contestano: «Non è vero. In alcuni comuni ci sono servizi che non vengono nemmeno fatti pagare, come il trasporto della salme». Soddisfatte, per il momento, le opposizioni. «Una vittoria, anche se temporanea a vantaggio di tutta la città. Ora occorre puntare al ritiro definitivo della delibera della vergogna», le parole del consigliere comunale Gentiletti.

 

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Il Messaggero