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FOLIGNO - “Estote parati”, siate preparati, siate pronti. È un motto che gli scout conoscono nel profondo del suo senso. E quell’essere pronti ha dato corpo ad un progetto, ancora una volta nel segno della buona azione, in favore della popolazione ucraina colpita dalla guerra ormai da lunghi giorni. E così le comunità Masci (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) Foligno 1 e 2 reso concreto, insieme all’Associazione Adulti Scout Protezione Civile Odv, con la collaborazione della Caritas diocesana di Foligno e col contributo econ0omico di 5 club service folignati Inner Wheel, Kiwanis, Lions, Rotary e Soroptimist, un aiuto importante. È stat attivata una raccolta mirata di materiale da spedire direttamente al centro di raccolta umanitario che si trova al confine tra Polonia e Ucraina. Ad effettuare il viaggio, compiuto in 57 ore percorrendo 3.512 chilometri, sono stati tre ucraini da tempo in Italia. La località di arrivo è stata quella, in territorio polacco, di Hrebenne, dove il carico di aiuti è stato smistato per poi essere portato in un centro di raccolta ucraino, precisamente a Rawa-Ruska. Il trasporto ha permesso di consegnare 36 pacchi di abbigliamento invernale per bambini e adulti, 27 pacchi di generi alimentari a lunga conservazione e 107 pacchi con prodotti per l’igiene personale e medicinali. “Vogliamo ringraziare – spiegano dal Masci di foligno – tutti i cittadini che, nella giornata dedicata, hanno aderito alla raccolta di generi alimentari organizzata presso alcuni supermercati cittadini e dove ad attenderli c’erano volontari del Masci e dlela Caritas. Un ringraziamento a quanti hanno sostenuto il progetto, ed in particolare ai club service folignati Inner Wheel, Kiwanis, Lions, Rotary e Soroptimist e a Diva International. È intenzione del Masci e della nostra Associazione di Protezione civile – viene ricordato – promuovere, in collaborazione con la Caritas Diocesana, altre raccolte di beni da destinare all’Ucraina. Anche altre comunità Masci si sono attivate come a Gualdo Tadino e Spoleto collaborando con Caritas per raccogliere giocattoli, viveri e indumenti e creare momenti di accoglienza per quanti sono arrivati – concludono – in Italia dopo la fuga dall’Ucraina”. A ciò va aggiunto che questo impegno è stato per i Service Club della città di Foligno un momento importante che ha permesso di sviluppare un atto di “carità vissuta” “a favore della martoriata, ma indomita, popolazione ucraina”. “Milioni di donne – avevano sottolineato i 5 club service - , bambini ed anziani, lasciati i loro uomini a resistere all’invasore, si dirigono presso gli Stati confinanti soprattutto polacco, rumeno e moldavo. Stanchi e assenti, gli scampati si riversano presso i banchi di accoglienza dei vari capannoni alloggiativi per la registrazione: nome, cognome, estremi del documento, data di attraversamento del confine.
Il Messaggero