OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Due Mondi, da Dante al Pop ma con l'opera lirica ridotta o in formato film, causa pandemia. Interdisciplinare e internazionale, nel segno di Menotti, soprattutto per la musica. Ma anche sulla linea tracciata da Giorgio Ferrara per la presenza del grande teatro di testo. Così, in sintesi, sarà la 64esima edizione del Festival, il primo a firma della direttrice artistica Monique Veaute e in scena dal 25 giugno all'11 luglio. Sessanta spettacoli, 5 prime assolute, 500 artisti da 13 Paesi del mondo con almeno 5 o 6 appuntamenti al giorno, con tutte le forme dell'arte, dalla musica al teatro, dalla danza agli stage digitali, incontri, laboratori, performance, mostre. Un Festival «di cui essere orgogliosi» sottolinea il ministro della cultura Dario Franceschini, «non solo per i suoi 64 anni di età ma per il livello di qualità sempre altissimo. Quest'anno, tra le mille difficoltà nelle quali si trova a combattere tutto il settore, si presenta con un programma particolarmente ricco, che si spera si possa svolgere in condizioni vicine alla normalità». Franceschini annuncia anche un prossimo incontro con il Comitato Tecnico Scientifico per decidere “su regole che consentano l'apertura, con numeri maggiori di quelli previsti oggi, soprattutto per gli spettacoli all'aperto». Di queste, il Festival di Spoleto potrebbe essere il primo banco di prova. Covid permettendo, dunque, tutto è pronto per una kermesse che si annuncia come una ripartenza per l'Italia ma anche per Spoleto: “Il Due Mondi è il volano dell'economia della città – spiega il commissario prefettizio Tiziana Tombesi, che riveste anche il ruolo di presidente della Fondazione Festival –, la città sta aspettando il ritorno alla normalità”. Così anche Paola Agabiti, assessore alla cultura della Regione: “Sarà il Festival della speranza, della capacità di andare, di superare ostacoli e difficoltà. Il Festival rappresenta per l'Umbria uno dei momenti culturali più qualificanti che questa edizione raccoglie e rilancia in una dimensione sostenibile e ambiziosa. Mi fa piacere sottolineare la collaborazione tra Umbria Jazz, Teatro Stabile dell'Umbria e Due Mondi”.
IL PROGRAMMA La musica sarà il cuore del Festival 2021 ma le novità coinvolgono anche la danza (Mourad Merzouki, Flora Détraz, Angelin Preljocaj, Mourad Merzouki Jonas&Lander), il teatro (Leonardo Lidi, Lucia Calamaro, Alan Lucien Oyen, Liv Ferracchiati, Massimo Recalcati, Piero Maccarinelli), gli eventi (da quelli dedicati a Dante all'edizione zero del Festival del sociale della Rai) alle arti figurative.
Il Messaggero