Crollo delle donazioni di sangue, l'appello di Avis all'assessore Coletto: «Riorganizzare i servizi»

Crollo delle donazioni di sangue, l'appello di Avis all'assessore Coletto: «Riorganizzare i servizi»
Continua in Umbria il calo delle donazioni; anche il 2020 si è chiuso con - 2.570 donazioni Avis rispetto al 2019;  l’Umbria  -13% per globuli rossi...

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Continua in Umbria il calo delle donazioni; anche il 2020 si è chiuso con - 2.570 donazioni Avis rispetto al 2019;  l’Umbria  -13% per globuli rossi (Italia – 6%)  – 9,2% per il plasma (Italia – 2%). E non è solo colpa della pandemia durante la quale i donatori si sono impegnati a garantire comunque la soddisfazione delle necessità degli ospedali. 


La perdita più grave e preoccupante è quella subita nella provincia di Terni pari al – 15% mentre la provincia di Perugia ha registrato un – 5%. 
La città di Terni registra una penetrazione tra la popolazione delle fasce di età 18/65 anni  pari a 2,97% e la città di Perugia pari a 4,88% rispetto ad un 6,04% media  regionale con un massimo, tra le Avis con oltre 1000 donatori, del 14,11% di Umbertide.
Le disponibilità sono inferiori alle soglie minime indicate dai servizi ospedalieri e diverse volte siamo in situazioni di evidente carenza. 

L’Avis Regionale «ha ripetutamente informato e  sollecitato l’assessore regionale Coletto, oltre che i responsabili dei Servizi Immunotrasfusionali, ad assumere idonee iniziative perché non possiamo assolutamente rinunciare ad una rinnovata ed urgente azione organizzativa e gestionale dei Servizi necessaria per raggiungere gli obiettivi della programmazione indicata dal Centro Nazionale Sangue per il 2021: gravi sarebbero i danni per l’intero Servizio Sanitario Regionale se ciò non avvenisse in tempi brevi, ma ad oggi nessuna risposta, tranne quella del dirigente del Servizio della Usl Umbria1 che ci si riserva di valutare in un quadro generale ancora non disponibile». 

Serve, spiega Avis, «un nuovo Piano Sangue e Plasma regionale, chiari obiettivi per i Direttori Generali delle Aziende e Unità Sanitarie, una comune azione di informazione e comunicazione perché il diritto alla salute ed il dovere civico di contribuire allo stesso siano maggiormente diffusi tra i giovani per garantire la sostenibilità del sistema»

L’Avis ringrazia i propri donatori periodici e rinnova loro l’invito a continuare il delicato servizio di volontariato con consapevolezza e responsabilità per non far mancare agli ospedali una risorsa vitale quale è il sangue e suoi componenti. A quanti non sono ancora donatori, e sono nelle condizioni di farlo, è rivolto un invito ad effettuare la scelta di diventarlo: la donazione di sangue è una scelta di vita ed un progetto di salute. 


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Il Messaggero