Medori, Confartigianato «Cancellare la tassa di occupazione del suolo pubblico»

Medori, Confartigianato «Cancellare la tassa di occupazione del suolo pubblico»
«La piena operatività delle attività edilizie e impiantistiche e della manifattura, oltre a ridare forza all’economia, costituiscono la precondizione per...

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«La piena operatività delle attività edilizie e impiantistiche e della manifattura, oltre a ridare forza all’economia, costituiscono la precondizione per impedire il rinvio o l’abbandono dei programmi di investimento in atto, che possono e devono anche trovare sostegni aggiuntivi con la rapida liquidazione degli incentivi in corso e la facilitazione effettiva dei connessi programmi di finanziamento e adempimenti burocratici. Se è naturale che la crisi aumenti le difficoltà ad investire, a maggior ragione occorre sostenere la liquidità delle imprese che hanno fatto domanda di incentivo e che hanno già realizzato, in tutto o in parte, o comunque si impegnano a completare gli investimenti programmati. Il riavvio dell’economia umbra non può prescindere da risposte adeguate e tempestive di sostegno alle residue disponibilità di investimento da parte delle imprese che sono oggi tutte ancora più importanti di prima». Lo ha dichiarato il direttore di Confartigianato Michele Medori nell'ambito delle richieste fatte per rendere operativa la fase della ripartenza dopo il lockdown.

«Molto si può e si deve ancora fare in tema di aumento della liquidità immediata delle imprese e soprattutto appare non ancora delineata la reingegnerizzazione economico gestionale secondo i nuovi parametri di utilizzo degli spazi, che inevitabilmente deprimono la redditività che, quindi deve essere sostenuta anche nelle piccole e medie imprese con semplificazioni e detassazioni. E’ il caso della manifattura, ma anche dei pubblici esercizi che stanno progettando la riorganizzare dei flussi fisici e valutando la redditività operativa della nuova organizzazione, che senza detassazioni rischiano di non poter riaprire. A questo proposito abbiamo già richiesto al Comune di Terni la cancellazione della tassa di occupazione del suolo pubblico, almeno fino alla fine del 2020, per consentire un maggiore utilizzo degli spazi esterni e il sostegno della capacità complessiva di erogazione dei servizi da parte dei pubblici eserciz». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero