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ASSISI È ritenuto dagli investigatori un «vero e proprio consorzio familiare», composto da italiani, dedito ai furti nelle case quello sgominato dal personale del commissariato di Assisi che ha dato esecuzione a misure cautelari a carico di otto soggetti. Complessivamente 16 gli indagati, residenti nella zona tra Assisi e Cannara, 12 dei quali risultati beneficiari di reddito di cittadinanza. Su questo aspetto sono in corso accertamenti da parte della guardia di finanza.
I destinatari delle misure cautelari sono stati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione tra le zone di Assisi, Arezzo e Siena. Per due è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per cinque gli arresti domiciliari e per uno l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli uomini della presunta banda sono definiti dalla polizia «di notevole profilo criminale», «efferati e senza scrupoli»,
«veri e propri professionisti del crimine». Del gruppo facevano comunque parte, sempre in base da quanto emerso dalle indagini, sia uomini sia donne, legati da vincoli di parentela. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero