Da veterano dello spazio, Paolo Nespoli aveva preparato qualche "effetto speciale" per la videotelefonata in diretta dal Quirinale. E il presidente della Repubblica,...
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Così come era piaciuta l'idea di Nespoli di aprire il colloquio facendo "galleggiare" davanti a sé un mappamondo: un gioco di specchi per ricordare una volta di più che le missioni spaziali servono anche a ricordare l'unicità e l'unità del nostro pianeta visto da quell'avanposto dell'umanità che è la stazione spaziale internazionale. Paolo Nespoli è impegnato da luglio nella missione di lunga durata Vita e appena il 29 settembre scorso il veterano dell'Esa e dell'Asi aveva raccontato, con le sue magnifiche foto, uno dei più spettacolari passaggi sulla capitale del vascello spaziale progettato e costruito per metà da aziende italiane.
«Mi mandi una foto dell'Italia la voglio collocare al Quirinale» ha detto ancora Mattarella a Nespoli. «State realizzando per tutto il mondo una finestra sul futuro», ha aggiunto il presidente della Repubblica che ha parlato a lungo con astroPaolo dal suo studio «alla vetrata», quasi un'intervista, chiedendo spiegazioni sull'attività degli astronauti e informandosi degli esperimenti scientifici che si svolgono a bordo.
Il presidente Mattarella, che di recente, accompagnato dal presidente dell'Asi, Roberto Battiston, ha visitato la "casa" degli astronauti italiani nel centro della Nasa a Houston, aveva chiamato nel 2015 dal Quirinale anche Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana, in orbita per la missione Futura. L'inflight call era però avvenuta da Parigi, mentre questa volta dal Quirinale. Nespoli, astronauta dell'Agenzia spaziale europea, poi, è alla sua terza missione in orbita e nel 2011 aveva parlato sempre dall'Iss con l'allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, particolarmente orgoglioso del fatto che la stazione spaziale ospitasse, in quel periodo, anche un altro astronauta italiano, Roberto Vittori.
Una spettacolare occasione, la telefonata odierna, per fare il punto sul crescente ruolo nello strategico comparto aerospaziale internazionale delle aziende italiane che, grazie al coordinamento dell'Agenzia spaziale italiana, contribuiscono in maniera determinante alle attività dell'Agenzia spaziale europea e degli altri protagonisti della sempre più accelerata corsa allo spazio.
«Dallo spazio viene un bel messaggio perché sulla terra spesso non ci rendiamo conto di quanto le sorti del pianeta siano comuni» ha detto ancora Mattarella. Nespoli, alla sua terza missione sulla stazione spaziale, aveva infatti ricordato quanto fosse importante il lavoro di squadra per il buon successo di missioni così complesse e, soprattutto, quanto il buon esito delle operazioni dipenda da un «team» internazionale. «Un team di persone - ha osservato - che vengono da Nazioni che non sempre collaborano sulla terra. Solo tutti insieme possiamo arrivare dove da soli non arriveremmo».
«Siete un equipaggio multinazionale, di tanti Paesi diversi, vi sono statunitensi, russi, e collaborate in pieno spirito di collaborazione», ha aggiunto a sua volta Mattarella. «Da qui il nostro pianeta sembra una nave in viaggio nell'universo e noi siamo tutti marinai.
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Il Messaggero