Il Mobile World Congress 2020 (MWC), la più grande fiera della tecnologia mobile al mondo, è stato cancellato a causa dell'epidemia del coronavirus. La...
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Nei giorni scorsi si erano susseguite le defezioni da parte delle aziende, circa una quarantina, tra cui Lg, Amazon, Asus, Ericsson, Sony, Vivo, Intel, Facebook, Cisco Systems Inc, AT&T, Gigaset, Nvidia, MediaTek, Ntt DoCoMo, Ulefone, Umidigi, a cui si erano aggiunte, nelle ultime ore, anche Nokia e Vodafone. A confermare la loro presenza, fino all'ultimo, erano rimaste invece le maggiori aziende cinesi, come Oppo, Huawei e Xiaomi, che fra le altre cose avevano garantito che i loro dipendenti sarebbero arrivati in Europa 14 giorni prima dell'evento in modo da scongiurare qualsiasi contagio da coronavirus. Gsma aveva anche preso delle precauzioni per garantire la sicurezza dei partecipanti (ad esempio chi proviene dalla provincia cinese di Hubei, quella maggiormente colpita dall'epidemia, ha un divieto d'ingresso nell'area della fiera per 4 anni), ma molte aziende hanno ritenuto queste rassicurazioni insufficienti.
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Una situazione che ha messo gli organizzatori davanti a un bivio: il rischio era infatti che l'evento, svuotato di molti dei suoi protagonisti, finisse per diventare irrilevante. A quanto è possibile ricostruire, il problema che aveva impedito agli organizzatori di annullare direttamente l'evento in questi ultimi giorni era di carattere economico. La Gsma infatti avrebbe fatto pressioni al governo spagnolo per ottenere un divieto di svolgere la manifestazione, in modo tale da rientrare delle spese con la copertura assicurativa. Si stima che il Mobile World Congress generi per Barcellona un giro d'affari di circa 500 milioni di euro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero