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Lo studio sul terremoto di Granada nel 2010
Gli scienziati, come riporta Victor Tangermann in un articolo su The Byte, stavano cercando qualcosa di completamente diverso studiando il terremoto registrato a Granada nell'aprile 2010. La loro intenzione, afferma il sismologo dell'Università di Scienza e Tecnologia della Cina Daoyuan Sun, era semplicemente quella di analizzare le forme d'onda per pura curiosità. Esaminandole hanno osservato vibrazioni residue insolitamente lunghe. Le vibrazioni a bassa velocità sono generalmente il risultato di onde che passano attraverso materiale fuso o liquido: «Considerando l'età relativamente giovane del fondale marino nel Mediterraneo occidentale, affinché la lastra rimanga fredda, la velocità di subduzione deve essere piuttosto rapida, come una velocità moderata di circa 70 millimetri all'anno» ha detto Sun. «In altre parole, pensiamo che il nostro studio possa offrire un limite inferiore ragionevole della velocità di subduzione in questa regione»
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Il Messaggero