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Mille miliardi di dollardi. È questa la cifra di capitale raggiunta da Facebook. La punta di questa ascesa iniziata nove anni fa con il debutto della società in borsa è stata toccata lo scorso lunedì quando il titolo della società ha avuto un balzo del +4%.
A far impennare il valore dell'azienda californiana due giorni fa la sentenza favorevole di un tribunale in merito alle denunce dell'antitrust federali e statali che cercavano di costringere Facebook a vendere Instagram e WhatsApp. Facebook è entrata nel ristretto club delle società da un trilione di dollari di valutazione di mercato. C'erano già riuscite soltanto cinque società di Wall Street: Apple, Microsoft, Amazon e Alphabet.
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Nel maggio 2012 aveva debuttato in borsa partendo dai 100 miliardi di dollari di capitalizzazione e in poco più di 9 anni ha decuplicato il suo valore.
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L'autorità statunitense per la concorrenza (Ftc) e i pubblici ministeri che rappresentano 48 Stati e territori, avevano accusato Facebook di aver abusato della sua posizione dominante per estromettere la concorrenza e avevano chiesto ai tribunali di costringere la società a separarsi da Instagram e WhatsApp. Le denunce respinte ma non tutto è stato archiviato: la Ftc ha infatti trenta giorni di tempo per presentare nuovi documenti a sostegno più specifico delle sue accuse.
La Camera dei deputati americani, inoltre, si appresta a valutare sei diversi provvedimenti per controllare i colossi della Silicon Valley, incluso uno che prevede la loro frammentazione così da limitarne la forza e il rischio monopolio.
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