Udinese, Colantuono: «Contro la Roma ci servirà la partita perfetta»

Udinese, Colantuono: «Contro la Roma ci servirà la partita perfetta»
La vigilia di Udinese-Roma in casa bianconera è più che mai delicata. Con soli tre punti raccolti nelle ultime quattro gare contro avversari alla portata, e dopo la...

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La vigilia di Udinese-Roma in casa bianconera è più che mai delicata. Con soli tre punti raccolti nelle ultime quattro gare contro avversari alla portata, e dopo la bruciante sconfitta di domenica scorsa in casa del Frosinone, la squadra di Stefano Colantuono si trova a dover sostenere l'esame di riparazione più difficile, quello contro la Roma dell'ex Luciano Spalletti. Un compito tutt'altro che semplice. «Ci dobbiamo attrezzare per fare la partita perfetta, contro un avversario che per forza di cose dobbiamo rispettare tanto. Dobbiamo provare a cominciare a fare punti anche contro squadre di livello, e l'occasione è questa», ammette il tecnico di Anzio in una conferenza stampa lampo, da toccata e fuga: «Siamo tutti consci di quella che è la situazione - risponde a chi gli chiede se la squadra sta cominciando a rendersi conto dei pericoli che sta correndo, specie dopo la prestazione di Frosinone -. Sappiamo dove abbiamo sbagliato. Non riusciamo a capire perché incappiamo in questa assenza di continuità. Dobbiamo risolvere questo problema e fare i punti necessari per toglierci da questa situazione».


A prescindere dal modulo che adotteranno i giallorossi, Colantuono sembra intenzionato a riconfermare la difesa a quattro: «Non possiamo cambiare modulo ogni domenica. Sia Heurtaux che Widmer possono prendere il posto di Piris (squalificato, ndr). Possono giocare entrambi in quel ruolo», aggiunge prima di soffermarsi sulla scelta dei tifosi della curva nord di entrare 15' dopo: «L'aiuto dei tifosi è sempre importante, ma loro scelta va rispettata perché con noi si sono comportati sempre in maniera perfetta». Alla sua Udinese chiede di «stare in partita fino al 90' e non mollare mai» anche nel caso in cui dovesse andare in svantaggio, e non si fa scalfire dalle voci sulla sua panchina sempre più traballante: «Se ne parla dal girone d'andata - replica - È un argomento che non mi scalfisce. Sono concentrato solo sulla prossima partita. Il mio destino lo deciderà la società. Noi analizziamo le partite. Sappiamo dove abbiamo sbagliato. Non riusciamo a capire il meccanismo di questa assenza di continuità. Vogliamo salvarci il prima possibile e rimandiamo a dopo tutte queste analisi. Noi dobbiamo stare in partita fino al 90' e non mollare in caso di svantaggio, come successo ad esempio a Bologna», ha concluso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero