Un addio al calcio senza tifosi non si era mai visto. E’ successo, come si dice in questo preciso momento storico, per colpa del coronavirus. La bandiera dell’Athletic...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
STRISCIONI
Difficile dire oggi se questo accadrà, ma pian piano, con il ritorno alla normalità, sarà un’esigenza sempre più pressante, e non solo in Spagna. In Italia ancora si deve cominciare, il problema verrà posto più in là. Forse dalla prossima stagione. In Germania intanto si fa quel che si può: ci sono società che fanno mini incassi, vendendo ai tifosi la possibilità di essere presenti in foto, raffigurati in una sagoma di cartone. Prezzi modici, ma è già qualcosa. Anche lì si protesta, sia nella prima che nella seconda giornata, tanta gente ha esibito striscioni ricordando che «senza pubblico non esiste calcio», intanto allo stadio vanno virtualmente. Vediamola come un primo passo. Chi ha avuto la brillante idea di incassare con le sagome? Il Borussia Moenchengladbach. La squadra tedesca allenata da Marco Rose, anche ieri, in occasione della sfida casalinga contro il Bayer Leverkusen, ha giocato tra le sagome: posto acquistabile, quindi acquistato, al prezzo di 19 euro. Il club ha ricevuto le foto dai tifosi e ha riprodotto la loro immagine, posizionandola in corrispondenza del posto acquistato in tempi di assenza del virus. Niente incidenti, nessun rumore assordante, nessun tamburo. E’ calcio anche questo. Sì, ma non calcio vero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero