Sandulli, una romana in Coppa del Mondo: debutto a Solden

Sandulli, una romana in Coppa del Mondo: debutto a Solden
Con Sofia Goggia seduta sul divano di casa con una gamba ingessata e Federica Brignone regolarmente presente a Soelden, nonostante gli appena 18 giorni di allenamento dopo...

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Con Sofia Goggia seduta sul divano di casa con una gamba ingessata e Federica Brignone regolarmente presente a Soelden, nonostante gli appena 18 giorni di allenamento dopo l’infortunio estivo, scatta stamani sul ghiacciaio del Rettenbach la Coppa del mondo di sci alpino. Le previsioni meteo prevedono neve, ma gli organizzatori sono fiduciosi nel portare a termine il gigante femminile che aprirà le danze della nuova stagione. Alle 10 nella prima manche saranno nove le azzurre a tuffarsi dal cancelletto di partenza, tra le quali anche l’esordiente nel massimo circuito Elena Sandulli.


L’EMOZIONE
Dopo un’annata trascorsa in Coppa Europa, alla vigilia della sua prima assoluta in Coppa del mondo, la romana di Monte Mario, classe 2000, si definisce stupita, emozionata e felice: «È sempre stato il mio sogno partire qui a Soelden. Sono determinata a fare il mio meglio e vedremo cosa uscirà: punto a raccogliere il più possibile». Sarà al via con un pettorale alto, ma ha studiato il pendio in ogni dettaglio: «La pista è dura da cima a fondo. Il lancio è fondamentale, sul ripido c’è da dare continuità e poi non si può sminuire il piano finale».

LE ORIGINI
Ascoltare l’accento della Capitale è una rarità nel circo bianco: «Roma non è il tipico luogo di nascita di una sciatrice, ma grazie ai miei genitori mi sono innamorata della montagna sin da piccola e lo sci è diventato la mia vita». Galeotta è stata la frequenza di una scuola tedesca sull’Aurelia: asilo, elementari e medie, inframmezzate da vacanze in Alto Adige per perfezionare il tedesco.

«Poi abbiamo cominciato con le settimane bianche, quindi con i week-end e poi con le notti in treno dormendo in cuccetta per non perdere neanche un giorno di scuola. Partivo il venerdì pomeriggio per Bolzano, facendo i compiti sulla Freccia, e poi tornavo il lunedì all’alba viaggiando di notte». Il tutto insieme al papà Michele, alla mamma Daniela e al fratello Filippo, di due anni più piccolo. Poi a 14 anni Elena e i suoi familiari si sono trasferiti a Innsbruck, dove la sciatrice ha frequentato il liceo. «Ho conseguito la maturità a giugno e da un mese sono iscritta alla facoltà di Legge. Mi piacerebbe specializzarmi nei diritti umani, ma per il momento al centro della mia giornata c’è lo sci. Studio solo nei ritagli di tempo».


Allenamento sulla neve la mattina, video-analisi dopo pranzo e sedute in palestra nel pomeriggio. Non c’è un attimo di pace e neanche una base fissa nella settimana di Elena: «Partecipo stabilmente alle tappe di Coppa Europa, ma cercherò di non sfigurare in questa prova insieme alle grandi dello sci mondiali». Finora la Sandulli si è destreggiata in gigante, ma per il futuro la tifosa della Lazio vorrebbe esprimersi anche in slalom: «L’obiettivo è migliorarmi gara dopo gara, dando il massimo tutte le volte che esco dal cancelletto».
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Il Messaggero