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LISTA D’ATTESA
Di Francesco, a costo di risultare scomodo, è tornato su argomenti che ormai dovrebbero essere chiari alla platea. E ha elencato quali sono state le criticità affrontate in questi suoi primi 3 mesi da tecnico giallorosso: 1) i sostituti dei due titolari partiti a inizio estate, Ruediger e Salah, non li ha ancora avuti a disposizione perché Karsdorp è arrivato a Trigoria da infortunato e da operare (fin qui una volta in panchina e nessuna presenza) e Schick si è presentato a fine mercato e con appena 4-5 sedute di lavoro nelle gambe (solo una presenza di 15 minuti); 2) gli allenamenti, dopo il mini ritiro a Pinzolo senza la maggior parte dei titolari, sono stati più volte spezzati dai viaggi per le tournée negli Usa e in Spagna, non consentendo la regolarità di cui hanno bisogno i giocatori prima di cominciare la stagione; 3) gli infortuni, addirittura 12° muscolari, sono stati la conseguenza del mancato lavoro in precampionato e hanno ulteriormente penalizzato la squadra, in partita e nelle esercitazioni quotidiane, sommandosi ai convalescenti di partenza, cioè a Emerson, Karsdorp e, fino a un mese fa, allo stesso Florenzi che è tornato disponibile da un mese.
FASCIA SPEZZATA
Il 4-3-3 di Di Francesco si è visto finora solo a tratti e, quando è successo, anche grazie alla rotazione extralarge fatta per 5 gare di fila (5 cambi contro il Verona, il Benevento, l’Udinese e il Qarabag, 4 contro il Milan). Ora, con la rosa dimezzata dagli infortuni, è addirittura quasi impossibile il turnover in corsa, cioè in partita, come si è visto contro il Napoli. Se il sistema di gioco è ancora in fieri, dipende soprattutto dalla fascia destra, spesso allestita con i giocatori disponibili e non con gli specialisti. Gli adattati e non i più adatti ai due ruoli in attacco e in difesa. Davanti, prima di farsi male, ha giocato spesso Defrel, preso come vice Dzeko e non come sostituto di Salah. E, quando sarà disponibile Schick, non è detto che non cambi il modulo. Lì, a parte la gara da titolare concessa al giovane Under, sono finiti Perotti ed El Shaarawy (entrambi abituati a stare sull’altra corsia), ultimamente Florenzi che, quando è servito, ha giocato da pure esterno basso. In quella posizione, da terzino destro, il titolare dovrebbe essere Karsdorp. Che, però, non è ancora pronto. Peres è quindi diventato intoccabile, anche perché Manolas (utilizzato in corsa su quel lato contro l’Atalanta) e Jesus (schierato contro l’Inter) non hanno superato l’esame.
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Il Messaggero