Reggiana, Alessandro Spanò lascia il calcio a 26 anni: «Voglio studiare»

Reggiana, Alessandro Spanò lascia il calcio a 26 anni: «Voglio studiare»
Lasciare il calcio, all’apice della carriera, per dedicarsi allo studio. La scelta forte e in controtendenza di Alessandro Spanò, capitano 26enne della Reggiana, ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lasciare il calcio, all’apice della carriera, per dedicarsi allo studio. La scelta forte e in controtendenza di Alessandro Spanò, capitano 26enne della Reggiana, ha spiazzato tutti. Ma evidentemente è stata pesata, motivata e sofferta, per provare ad inseguire un sogno lontano dal pallone, dopo aver raggiunto il suo obiettivo in campo. Una settimana fa ha riportato la Reggiana in Serie B, vincendo la finale playoff contro il Bari, ora lo aspetta un aereo per Shangai. “E’ stata la mia ultima partita - ha raccontato -, il mio destino calcistico è compiuto, ora è il momento di prendere un'altra strada”. 


Un percorso scolastico che grazie a una borsa di studio in una business school internazionale lo porterà in Cina. “Non posso che ringraziare tutti per questa favola - il suo messaggio in conferenza stampa -. Mi auguro di aver lasciato molto sia in campo che fuori, io ho ricevuto tantissimo. Inseguite il vostro vero significato e vivrete per sempre un sogno. Mercoledì sera, guardando i volti e gli occhi di chi mi era vicino, ho realizzato che tutto, ogni singolo istante, ha avuto senso. Ora devo seguire ancora una volta il mio cuore, comincia un nuovo capitolo di questo gioco infinito che è la vita. Il mondo mi sta aspettando. Forse sono un po’ matto, ma la ragione non ha sempre ragione”.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero