Riequilibrare il passo Champions rispetto a quello mostrato in campionato. La missione va centrata già stasera contro il Feyenoord in un San Paolo senza un gran colpo...
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ARRIVEDERCI A MARZO
Domani sarà dimesso e poi comincerà la riabilitazione. I tempi di recupero, cinque mesi probabilmente. «Non possiamo rischiare nulla e vanno evitare pericolose ricadute. Sarà fondamentale soprattutto il primo mese di lavoro. Saremo in costante contatto con Mariani. Capisco l'umore di Arek: si è visto crollare il mondo addosso, ma noi in Italia siamo abituati a rimettere in piedi i giocatori», le parole di Alfonso De Nicola, responsabile medico azzurro. Nel frattempo è scattata la solidarietà in casa Napoli: tutti i giocatori hanno manifestato appoggio via social al polacco. La società azzurra ha anche diffuso un video cui hanno partecipato tutti, compreso Sarri. «Dispiace molto spiega l'allenatore potrebbe essere stato pure il campo di gioco che era in pessime condizioni. Sono soltanto io quello che si lamenta, ma la situazione è grave. L'industria calcio ha un fatturato di 2 miliardi di euro e lo strumento principale spesso è indegno. Così non va bene. Noi comunque non dobbiamo cercare alibi. Rispetto all'anno scorso, la situazione è cambiata: adesso noi abbiamo un punto di riferimento in attacco». Chiaro il riferimento a Dries Mertens, padrone assoluto del tridente. «Troveremo un'alternativa con quello che abbiamo. Callejon sarà una certezza anche in quel ruolo: l'ha dimostrato pure nella partita di Ferrara. Ci sarebbe pure Ounas». Sarri, dunque, volta pagina. E lo deve fare stasera contro il Feyenoord. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero