Lazio: niente Nazionale, Milinkovic torna a Formello (e abbraccia Mendes)

Lazio: niente Nazionale, Milinkovic torna a Formello (e abbraccia Mendes)
Milinkovic torna e a Formello si sorride. Niente nazionale per il calciatore, ma lo staff medico biancoceleste non ha ricevuto telefonate allarmanti dalla Serbia: semplicemente...

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Milinkovic torna e a Formello si sorride. Niente nazionale per il calciatore, ma lo staff medico biancoceleste non ha ricevuto telefonate allarmanti dalla Serbia: semplicemente Sergej lunedì ha raggiunto il ritiro in patria, è stato appurato il suo dolore e ieri è rimasto in palestra. E’ fermo da più di una settimana per un forte affaticamento, che si trascina da diverso tempo. Addirittura da febbraio, per questo è stato spesso gestito fra Europa e campionato. Saltato con la Dinamo il ritorno dell’ultimo ottavo, nemmeno domenica – dopo il riscaldamento – se l’è sentita d’entrare a gara in corso. Ha comunque risposto alla convocazione, ma il selezionatore Krstajić ha deciso di chiamare Maksimovic al suo posto per evitare a lui e alla Lazio ogni complicazione.

 

Dunque la grande notizia, a questo punto, è che Milinkovic salterà le amichevoli di venerdì a Torino contro il Marocco e contro la Nigeria a Londra. Potrà riposarsi senza nessun’ansia, lui rimane al centro del progetto che porterà in Russia: «Milinkovic è già una stella mondiale e il futuro di questa Nazionale».

FLESSIONE
Adesso l’affaticamento del gigante serbo diventa una grande occasione. Relax assoluto in questa settimana per curare la Milinflessione. Anche prima degli acciacchi, Sergej non aveva convinto. Anzi, il suo calo era stato così evidente da incidere nelle intere prestazioni biancocelesti. Per carità, con la Dinamo all’andata aveva comunque regalato l’assist per il raddoppio di Felipe, ma per ritrovare il vero Milinkovic bisogna addirittura tornare alla trasferta di Reggio Emilia del 25 febbraio, alla sua doppietta col Sassuolo. Falliti gli appuntamenti con la corteggiatrice Juve e quelli in Coppa, si pensava di poterlo rivedere almeno col Bologna. Proprio all’andata, al Dall’Ara, era iniziata la sua scalata in alto alla classifica dei migliori centrocampisti biancocelesti di sempre. Gli mancano appena tre gol, ma è fermo a nove da quasi un mese: dunque l’obiettivo adesso è quello della doppia cifra sotto porta al ritorno dalla sosta. Riposare per ritornare un valore aggiunto. E vendicare il prossimo 15 aprile pure la sua prestazione scialba nell’ultima stracittadina.

ECCO L’AGENTE MENDES

Riposare per ritornare un valore aggiunto. E vendicare il prossimo 15 aprile pure la sua prestazione scialba nell’ultima stracittadina. Milinkovic non dimentica d’essere uomo-derby, vuol strappare alla Roma la Champions a suon d’altri colpi. In fondo non ne va solo del futuro della Lazio, ma anche del suo. Inzaghi ha bisogno delle sue reti e dei suoi assist (sette in tutte le competizioni) per far riemergere la squadra dalla crisi, lui invece vuole convincere la sua squadra del cuore a prenderlo. Pure dentro Formello assicurano che Milinkovic voglia fare il salto di qualità questa estate, ora il suo sogno galactico può diventare Real. La garanzia sarebbe rappresentata dal cambio di procura: addio a Kezman, ecco il supermanager Mendes per portarlo a Madrid. Ma per non meno di 140 milioni, lo ha avvertito Lotito, che vorrebbe scatenare un’asta con Psg, City e United. Secondo il CIES, il serbo è il giocatore della Serie A ad aver accresciuto di più il suo valore negli ultimi mesi: da settembre ad oggi, l’osservatorio calcistico ha annotato una crescita da 29,8 a 70,5 milioni di euro, con un incremento (il decimo in Europa) di 40,7 milioni. Alla Lazio aspetteranno pure il mondiale, ma partono già da una ben più alta valutazione. Chiamatela pure Milinflazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero