C’è la Dea sulla strada che porta alla felicità. Il doppio incrocio con l’Atalanta sarà decisivo per capire il futuro della Lazio e di Inzaghi....
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GUARDARE SE STESSI
Non bisognerà guardare gli altri risultati, in questo momento i biancocelesti devono soltanto vincere per poi sperare nel passo falso di qualche rivale. Per ora i ragazzi di Inzaghi sono ottavi in classifica, fuori da qualsiasi piazzamento per l’Europa. Contro l’Atalanta, quarta con quattro punti di vantaggio, è uno scontro diretto. Vincere o “morire”. Perché il rischio di trasformare una buona stagione in una fallimentare è molto alto. Quattro gare alla fine che dovranno inevitabilmente portare 12 punti. I bonus la Lazio li ha già giocati tutti in quel trittico da incubo con Spal, Sassuolo e Chievo. Un solo punto raccolto. Uno stop importante nella grande corsa alla Champions ma anche per l’Europa League. «Non è importante, ma importantissima. Decisiva per noi. Con convinzione, cattiveria e coraggio possiamo vincerle tutte da qui alla fine» rimarca il tecnico Inzaghi. Non certo l’avversario più semplice in questo momento.
PUNTI DEBOLI
I nerazzurri sono in un grande stato di forma. Soprattutto corrono tantissimo e la Lazio è leggermente in debito d’ossigeno. E poi non perdono da dieci turni consecutivi. Ma anche l’Atalanta ha i suoi punti deboli che Inzaghi e il suo staff hanno visionato minuziosamente attraverso i vari filmati. La linea difensiva a tre di Gasperini è sempre molto alta e fatta di uomini non velocissimi che soffrono gli inserimenti. Insomma le ripartenze dei biancocelesti potrebbero essere l’arma vincente. Anche a centrocampo i nerazzurri vanno in difficoltà. Succede quando vengono pressati in fase di costruzione soprattutto nella loro metà campo. La Lazio dovrà invece evitare di lasciare toppo il gioco in mano ai ragazzi di Gasperini, stare attenti alla velocità dei suoi attaccanti e limitare al massimo la fantasia di Gomez. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero