L'Italia brilla e sogna, la corsa verso Wembley e i numeri di un successo

daal nostro inviato MONACO L’infortunio a Leonardo Spinazzola è l’unica nota stonata di un gruppo che...

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daal nostro inviato

MONACO

L’infortunio a Leonardo Spinazzola è l’unica nota stonata di un gruppo che stupisce e sogna. Che manda in estasi un Paese alla ricerca di una rinascita, morale, economica, di tutto. Perché l’utopia è stata annullata dopo la vittoria sul Belgio a Monaco di Baviera. E’ stata sostituita dalla realtà, che non è più cruda e deprimente, come quella notte di novembre di quasi 4 anni fa, della rinuncia al Mondiale russo: l’Italia è tra le prime quattro in Europa, non una qualsiasi. E poi chissà. Ora in semifinale c’è la Spagna, che sta come l’Italia, che anche lei è partita dalle retrovie e a Wembley sarà una sfida ad alta qualità, per restare in Inghilterra e per guardare all’11 luglio con ottimismo. E una volta che si è arrivati a San Pietro è giusto vedere il Papa, si dice così, no? 

 

Spinazzola, il coro «Spina, Spina» da brividi intonato da Bernardeschi e cantato dagli Azzurri sull'aero

 


ITALIA, NUMERI CHE RESTANO

Ma è ancora presto, bisogna aspettare qualche giorno per vedere se Mancini e compagni potranno alzare ancora di più l’asticella e chissà, anche la Coppa. Oggi la squadra si gode un giorno di relax (Spinazzola no, peccato), da domani si riprende il lavoro vero a Coverciano. L’Italia intanto si gode i suoi record., i suoi numeri luccicanti Con la vittoria sul Belgio, la quindicesima, la Nazionale ha stabilito la striscia più lunga di successi per una tra partite di qualificazione e fase finale degli Europei. Vince segna tanto. La squadra di Mancini, con le reti di Monaco di Baviera ha raggiunto quota 90, come quella di Arrigo Sacchi, che è arrivato in finale nel 1994 negli Usa: solo le squadre di Pozzo, Bearzot e Valcareggi hanno fatto più gol.

 

 

IL RECORD - Ma erano altri tempi, forse. Ma le 11 reti segnate in questo Europeo costituiscono un record: gli azzurri non avevano mai segnato così tanto durante questa competizzione, solitamente maledetta per i nostri colori. Solo una volta, è stato fatto meglio ma era un Mondiale, quello del 2006 poi vinto, con dodici reti. La coralità dell’Italia si nota anche dalle reti dei centrocampisti, cinque (2 Pessina, Barella, 2 Locatelli). Nessuna nazionale in questo Europeo ha fatto meglio. Conto paro per Immobile 50 presenze tonde tonde, e conto paro per Bonucci alla centesima di titolare. 

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Il Messaggero