Figc, Abodi: «Io candidato alla presidenza? Non è da escludere»

Figc, Abodi: «Io candidato alla presidenza? Non è da escludere»
L'ipotesi di candidarmi a presidente della Figc «non è da escludere. È evidente che è un pensiero lo sto facendo perché qualcosa è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'ipotesi di candidarmi a presidente della Figc «non è da escludere. È evidente che è un pensiero lo sto facendo perché qualcosa è uscito e sarebbe ipocrita nasconderlo». Lo dice il numero uno della Lega di B, Andrea Abodi, uscendo dal consiglio federale della Figc di oggi che ha ufficializzato la data del 6 marzo per l'assemblea elettiva alla quale lo stesso Abodi non esclude di proporsi come alternativa al presidente uscente Carlo Tavecchio. «A parte che non ci si candida da soli - precisa Abodi -, mercoledì ho l'assemblea di Lega B (dove si ripresenterà per un altro mandato alla presidenza, ndr) e per rispetto alle 22 società è giusto procedere per gradi. Mi auguro di avere il consenso lì, poi si ragiona considerando che la candidatura (alla Figc, ndr) parte dalle componenti e non dalle persone». «Se mi piacerebbe? Sarebbe presuntuoso dire di sì o di no. Penso che la classe dirigente debba avere l'ambizione comunque e dovunque sia di fare bene, di fare il proprio dovere e lavorare in squadra. Poi qualunque sia il ruolo diventa marginale. Costruiamo la squadra intanto». Sulla possibilità che ci possa essere un rivale a Tavecchio, Abodi conclude: «L'auspicio è che ci sia sempre convergenza. Da una elezione con candidature contrapposte si esce sempre con delle spaccature che non consentono di fare velocemente le riforme. L'auspicio è che ci sia una candidatura unica, poi quella che sarà sarà».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero